Manovra. Sindacati: “Servono modifiche e miglioramenti, confronto sia vero”

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”Siamo di fronte a un questione: come si progetta futuro paese?”. ”E’ necessario avviare un confronto costante e preventivo che coinvolga le parti sociali prima che vengano prese le decisioni. Abbiamo scritto, come Cgil Cisl e Uil, a tutti i gruppi in Parlamento perché vorrremmo fare un approfondimento”. Lo afferma il segretario della Cgil, Maurizio Landini, nell’audizione sulla legge di bilancio 2021, nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “L’esperienza mostra che quando questo metodo è stato utilizzato ha dato risultati importanti. Questa volta ci siamo trovati a discutere di una legge di bilancio dopo che il governo l’aveva approvata in cdm. Non c’è polemica ma è la richiesta di una assunzione di responsabilità – prosegue Landini – Rivendichiamo non solo il riconoscimento del ruolo del sindacato, ma vogliamo che la riprogettazione del Paese sia il frutto di un confronto vero con la possibilità di tutti i soggetti di esprimere la meglio le proprie capacità”. “Noi proponiamo modifiche e miglioramenti alla legge di Bilancio, sicuramente ci sono cose che consideriamo positive come la proroga della cig, la proroga del blocco dei licenziamenti – ha spiegato – allo stesso tempo penso alla conferma della riforma fiscale in particolare la strutturalità delle detrazioni del lavoro dipendente, penso all’assegno unico universale. Sono tutti elementi positivi, ma dentro a questo è necessario precisare alcune questioni, serve una vera riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, inoltre la riforma fiscale è un elemento centrale”. “Non è accettabile che grandi multinazionali entrino in possesso dei nostri dati” “Non è accettabile che le grandi multinazionali entrino in possesso di tutti i nostri dati e li vendano per aumentare i profitti”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. In particolare su settori come la “scuola” e la “sanità” occorre “investire per piattaforme digitali di proprietà pubblica. Non è possibile che il mercato” faccia “soldi sui dati delle persone”.