Oggi abbiamo deciso di presentare l’ultimo report dell’Osservatorio del Terziario di ManagerItalia, condotto in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che mette in luce il gap di crescita in termini di valore aggiunto prodotto del comparto italiano rispetto agli altri Paesi europei.
“A determinare questa situazione – ha chiarito il presidente di ManagerItalia – sono in gran parte i gap retributivi che l’Italia presenta rispetto agli altri partner-competitor europei. Gli stipendi bassi rappresentano infatti uno scoglio importante per i giovani formati e competenti che entrano nel mondo del lavoro.
L’Italia è il solo Paese dell’Unione europea in cui i salari sono diminuiti dal 1990 ad oggi, quando in ogni altra Nazione dell’Ue sono cresciuti. Al tempo stesso – ha aggiunto Mantovani – sarebbe importante incentivare i giovani italiani a continuare il percorso formativo e, in particolare, a studiare materie Stem o riguardanti l’Ia e l’analisi dei Big Data, driver dell’innovazione e fondamentali per i ‘lavori del futuro’”.


