Unioncamere: cresce il fatturato del terziario lombardo negli ultimi tre mesi del 2019

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Il quarto trimestre del 2019 registra risultati positivi per il terziario lombardo, con incrementi di fatturato nei servizi (+2,7%) e nel commercio al dettaglio (+1,8%). Per i servizi si tratta di una conferma della tendenza di fondo: il 2019 chiude con una crescita media del +2,2%, segnando solo un lieve rallentamento rispetto al biennio passato. Per il commercio al dettaglio invece il quarto trimestre porta una leggera accelerazione dopo i primi nove mesi più incerti, a fronte di un rallentamento nella grande distribuzione. Il 2019 chiude quindi in attivo del +0,6% riprendendosi dopo la flessione del 2018.

“Il terziario in Lombardia mantiene il suo ruolo propulsivo grazie soprattutto ai servizi alle imprese – commenta Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia. È anche positiva la crescita del commercio al dettaglio, timido ma importante segnale frutto della tenuta dei consumi, in attesa di poter valutare appieno l’impatto delle incertezze di fine anno”.

Lo spaccato settoriale per i servizi vede primeggiare i servizi alla persona (+3%) e le attività di alloggio e ristorazione (+3%) mentre i servizi alle imprese registrano un incremento del +2,4% dopo i risultati brillanti del 2018. Rallenta invece il commercio all’ingrosso (+0,7%).

Un 2019 positivo anche per il commercio al dettaglio degli esercizi non alimentari (+1,3% la media annua dopo un 2018 in flessione), mentre gli esercizi non specializzati – che comprendono la GDO a prevalenza alimentare – archiviano un lieve arretramento su base annua (-0,2%) nonostante il risultato positivo degli ultimi tre mesi. I negozi alimentari, colpiti dalla ristrutturazione in corso nella distribuzione commerciale e dal cambio di abitudini alimentari, rimangono in negativo (-0,4% la media 2019).

Il focus di approfondimento dedicato agli investimenti per il 2019 evidenzia livelli analoghi di imprese investitrici per i servizi (37%) e il commercio al dettaglio (36,8%). La dinamica rispetto agli anni scorsi è però differente: per i servizi si supera il livello del 2017, mentre nel commercio registriamo un lieve calo rispetto al biennio 2017-2018. La propensione all’investimento è più forte presso gli esercizi commerciali non specializzati (39,4%) e i servizi alle imprese (37,9%). Forte focalizzazione in entrambi i macro settori verso la trasformazione digitale: cresce la quota di investimenti immateriali (23,1% nei servizi e 22,6% nel commercio al dettaglio) accompagnata da maggiori spese in attrezzature informatiche, specie nel commercio.