Mentre i ministri sorridono e battono le mani al premier fingendo di conoscere i contenuti della Legge di bilancio

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Dopo il semipresidenzialismo de facto di Giorgetti, abbiamo la Monarchia de facto.
Tra un applauso ministeriale e l’altro, Draghi infila nella legge di bilancio 34 nuovi articoli. Le rogne le lascia ai partiti illudendoli che potranno fare modifiche sostanziali come, ad esempio, il tetto Isee per il superbonus che di fatto cancella la misura o la riduzione epocale delle tasse. In realtà, concede circa 500 milioni di marchette così ministri e leader continueranno ad applaudire e sorridere tutti contenti.
Nel frattempo, il Parlamento che avrebbe dovuto ricevere la Legge di Bilancio entro il 20 ottobre come prescrive l’Europa, è all’oscuro di tutto