Messina, auto in coda per traghetti

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Alta velocità a Reggio Calabria rievoca ‘Ponte sullo Stretto’ La possibilità di spostarsi da una regione all’altra fa registrare code a Messina: centinaia di persone si sono riversate già all’alba agli imbarchi dei traghetti. Torna prepotentemente anche l’ipotesi di realizzare il ‘Ponte sullo Stretto’ sulla scia delle ‘Grandi Opere’ e in vista dell’opportunità offerta dall’Alta Velocità: Frecciarossa e treni Italo inaugurano la tratta Torino-Reggio Calabria Tweet 03 giugno 2020 Lo stato di avanzamento della fase 2, nello specifico la riapertura tra le Regioni, registra a Messina centinaia di persone in attesa con le loro auto di imbarcarsi sui traghetti. Uno scenario già visto – al contrario – poco prima della chiusura dei collegamenti tra la Calabria e la Sicilia, resi necessari per fronteggiare la pandemia di coronavirus Covid-19, con l’attivissimo sindaco di Messina Cateno De Luca a guardia degli imbarcaderi. Nonostante fosse in funzione la nave “Elio”, una delle più grandi ad effettuare la traversata, non tutte le auto sono riuscite a entrare nelle prime corse. Per smaltire le code è stato necessario aggiungere un’altra imbarcazione. E se i controlli e le partenze restano contingentate dall’isola per Villa San Giovanni (Reggio Calabria), c’è una novità che tiene banco in Sicilia e Calabria. L’Alta Velocità inaugurata dai Frecciarossa e treni Italo partiti da Torino alla volta di Reggio Calabria dimostrano come la Sicilia sia tagliata fuori dal resto della Penisola. Anche volendo, infatti, i treni veloci non potrebbero arrivare sull’isola coi traghetti per l’impossibilità di spezzare i convogli. E così si rievoca l’ipotesi di realizzare il ‘Ponte sullo Stretto’. Circa un anno fa il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, incontrando i giornalisti nella sede della Regione a Palermo, indicava con un referendum popolare la possibilità di considerare il Ponte sullo stretto di Messina: infrastruttura proposta dal governo Berlusconi, messa nel cassetto da quello Monti, rispolverata (e subito riposta nel dimenticatoio) in un capitolo del Def (Documento di Economia e Finanza) dall’esecutivo Renzi. In vista di ripartire dalle ‘Grandi Opere’, anche Il Ponte sullo Stretto potrà essere cantierabile? “Secondo le analisi del centro studi Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) annualmente arrivano a Messina circa 11 milioni di persone (Il calcolo conta anche i pendolari). A Napoli solo otto milioni. Tuttavia l’esperienza dell’Alta Velocità insegna che è l’offerta a stimolare la domanda. Quanto costerebbe il collegamento? Nella riunione del 29 luglio 2011 il consiglio di amministrazione della Stretto di Messina aveva approvato un piano finanziario complessivo in crescita da 6.350 a 8.550 milioni di euro, di cui il 60% da reperire sul mercato. Una somma attualmente sufficiente secondo Ercole Incalza, ex direttore generale del ministero delle Infrastrutture.