Mieloma multiplo, al via il bando “Research to Care”

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Milano – C’è tempo fino al 7 febbraio 2022 per partecipare a “Research to Care – Onco-hematology Edition”, il bando di finanziamento alla ricerca indipendente promosso da Sanofi, la cui nuova edizione 2021 è interamente dedicata al mieloma multiplo. In palio 100mila euro, messi a disposizione dalla divisione Specialty care Sanofi Genzyme, per i due progetti che dimostreranno la maggior spinta all’innovazione per la cura dei pazienti.

“Research to Care – Onco-hematology Edition” nasce con lo scopo di valorizzare progetti di ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico, riservando un’attenzione particolare a ricerche innovative sia nel campo della ricerca di base sia in quella applicativa, che abbiano come elemento distintivo la centralità del paziente e la sua assistenza.

Il bando è rivolto a Università, Ospedali, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), o altri enti di ricerca, pubblici o privati, con sede nel territorio italiano. I progetti presentati dovranno essere innovativi e volti all’incremento delle conoscenze scientifiche e/o al miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Quattro le aree di interesse del Bando: identificazione di nuovi target per il trattamento del mieloma multiplo; studio dei meccanismi di resistenza/cross resistenza delle cellule di mieloma multiplo ai farmaci immunoterapici esistenti; mieloma multiplo e pandemia da COVID-19; organizzazione ospedale-territorio dell’assistenza dei pazienti con mieloma multiplo: approccio multidisciplinare clinico/farmaco-economico.

“Il mieloma multiplo rappresenta ancora una sfida terapeutica aperta: si tratta di un tumore del sangue difficile da trattare, progressivo, complesso e dal quale attualmente purtroppo non si guarisce”, sottolinea Mariangela Amoroso, Medical Lead Sanofi Italia & Medical Head per Sanofi Genzyme.

Le persone che ne soffrono continuano generalmente a presentare recidive nel tempo, nonostante ripetuti cicli di trattamento, verso i quali spesso diventano refrattari. Questi pazienti hanno bisogno di nuove opzioni di terapia oppure di nuovi approcci al trattamento. È proprio per questo che abbiamo deciso di dedicare una nuova edizione del nostro bando proprio a questa patologia, con l’obiettivo di stimolare l’attività di ricerca indipendente attraverso il sostegno a progetti innovativi, che facciano la differenza in termini di conoscenza scientifica, trasferibilità alla pratica clinica, impatto sull’assistenza dei pazienti”.

Alla chiusura del bando, i progetti saranno valutati da una giuria indipendente composta da 5 membri, esperti nelle aree oggetto del bando, e presieduta da Mario Boccadoro, Professore Emerito del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute presso l’Università degli Studi di Torino. La premiazione è prevista per aprile 2022.