MIGRAZIONE: BASTA UMANITÀ DA SALOTTO!

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3 giorni fa il mercantile libanese Talia, al largo di Malta e partito da Homs in Libia, soccorre 52 persone in difficoltà estreme, senza cibo né acqua. La foto del migrante, stremato e trasportato in braccio da uno dei marinai, mostra l’umanità che resiste.

La cosa che fa forse più male è l’indifferenza alla quale oramai assistiamo alle notizie terribili che ci arrivano.

Il mercantile rispetta la legge ma Malta nega un porto di sbarco affinché non ci saranno garanzie sul ricollocamento in Europa, nonostante il mare mosso.

C’è un dettaglio importante: la Talia è un mercantile adibita al trasporto di animali e non somiglia neanche lontanamente a una nave che possa accogliere persone. L’estrema cura dell’equipaggio e il grande sforzo di tutti, anche dell’armatore che ha ovviamente fretta di ripartire, rimane quel lume di speranza che in gran parte si è spento. Ma dovranno ripartire e Malta deve comunicare il porto.

Mi stupisce un po’ chi ancora riesce a puntare il dito senza voler comprendere il contesto geopolitico attuale e devo riconoscere che anche chi un tempo saliva a bordo delle navi per denunciare (anche giustamente) il crimine di detenere degli innocenti a bordo, oggi fa molta fatica ad esporsi su questi temi.
Un netto cambiamento, insomma, visto che oggi si limitano a brevi tweet per festeggiare, ad esempio, il “problema risolto” sulla Ocean Viking.

Serve un cambiamento netto, e da tutta la classe politica!

P.S. per chi ogni volta su questo tema commenta circa il dl Sicurezza, vi prego, informatevi prima, grazie!

Yana Ehm