Sette morti bianche in due giorni rappresentano un grido di allarme per tutto il Paese
. Non si può accettare l’idea che in Italia dall’inizio dell’anno abbiano perso la vita sul posto di lavoro 677 persone, con oltre 312mila infortuni. Sono numeri drammatici che, mentre si analizzano le cause dei singoli incidenti, impongono una riflessione e soluzioni immediate. Non solo attraverso il rispetto delle regole imposte dalla legge, che va applicata con estremo rigore dai datori di lavoro e dai dipendenti, ma anche con un reale cambio di passo culturale. L’educazione alla sicurezza diventi materia nella scuola dell’obbligo, contribuendo a formare una coscienza in grado di porre le basi per il futuro. La ripresa economica e l’innovazione di un grande Paese come l’Italia devono camminare al fianco della sicurezza nei luoghi di lavoro. Un obiettivo che si può e si deve raggiungere anche attraverso un’educazione che si trasformi concretamente in prevenzione. Se, con la spietatezza dei numeri, siamo ben al di sopra della media europea per vittime sul lavoro in rapporto agli occupati, vuol dire che c’è molto da fare. A partire dalla formazione e dall’informazione e da una presa di coscienza del problema”.
Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Roberta Toffanin, responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro del partito.
