Mps, Salvini: “Governo deve creare terzo polo bancario”

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Si dice contrario ora ad una vendita di Mps a UniCredit perché “sarebbe davvero triste se una banca nata nel 1472 fosse costretta a chiudere i battenti,

Tanto più nel momento in cui i conti sono tornati in sicurezza, dopo una cura dolorosa e costosa”. A sottolinearlo a Mf-Milano Finanza è il leader della Lega Matteo Salvini. “Oggi Mps è tornata a essere una realtà sana, dopo i disastri causati dal Pd, radicata sul territorio con 21.000 lavoratori e 1400 sportelli, punto di riferimento per migliaia di risparmiatori e imprese. Prima di prendere decisioni avventate, occorre riflettere molto, molto attentamente” afferma Salvini.

E sulla sua idea che il Monte potrebbe essere il perno su cui costruire un terzo polo bancario dopo Intesa e UniCredit, Salvini spiega ancora: “La politica deve guardare avanti con una visione di sistema, soprattutto quando le decisioni riguardano il nostro sistema creditizio, fondamentale per le piccole e medie imprese, motore dello sviluppo del Paese”.

“Le risorse pubbliche, sacrosante, che sono state spese per salvare Mps non vanno intese come una sorta di ammortizzatore sociale mascherato, ma come un investimento per il futuro, per creare un polo bancario a forte vocazione territoriale, con l’aggregazione degli asset sani di altri istituti come CariGe, Banca Popolare di Bari, Bper.

Questa operazione costerebbe allo Stato molto meno della cessione di Mps a Unicredit e darebbe vita a un polo bancario dedicato all’economia reale” aggiunge.