Mutuo di Beppe Ghisolfi

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Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

La maggior parte delle famiglie ricorre al mutuo per l’acquisto della casa. È un tipo di finanziamento, in genere di importo piuttosto elevato, che la banca eroga per permettere di sostenere una spesa ingente come quella dell’acquisto di un’abitazione (probabilmente senza questo aiuto sarebbero molto poche le persone in grado di acquistare una casa!) e che sarà restituito nel tempo con le modalità sottoscritte nel contratto stipulato con la banca. Si ricorre al mutuo, quindi, quando non si è in possesso di tutta la somma necessaria. In questo caso la banca presta la parte mancante chiedendo la garanzia sulla casa (ipoteca), che permarrà sino a quando il debito non sarà interamente restituito.

I mutui hanno di solito durate molto lunghe, a seconda dell’età del richiedente e dell’importo, e tassi di interesse fissi o variabili.
Il cosiddetto “mattone”, che nel gergo economico comprende case e fabbricati, è sempre stato considerato l’investimento più sicuro e amato dagli italiani. Circa l’ottanta per cento delle famiglie è proprietaria dell’abitazione in cui risiede. Negli anni i prezzi della casa sono sempre rivalutati (cioè aumentano il loro valore).

In questi ultimi periodi, causa la grave crisi economica mondiale, le vendite di appartamenti sono crollate ed i prezzi sono in discesa. La tassazione sulla prima casa è al centro di polemiche infinite tra le forze politiche ed i proprietari sono allarmati per i continui cambiamenti delle leggi in materia. Questa incertezza deprime ulteriormente il mercato ed ha fatto cambiare opinione agli italiani. Secondo l’ultimo sondaggio ACRI solo più il 25 per cento (contro il 75 per cento di alcuni anni fa) considera il mattone l’investimento ideale; tutti gli altri hanno cambiato opinione.