Nicola Morra ha voluto mettere in luce dei problemi reali che esistono in Calabria da tempo

0
56

Utilizzando parole sbagliate e per le quali si è già scusato. La stampa, insieme all’opposizione, lo hanno crocifisso attaccandolo sulla forma e tralasciando la sostanza delle sue parole.
E così succede che tutto d’un tratto il problema reale della Calabria era diventato il presidente della commissione Antimafia Morra e non che il Presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini, arrestato per presunti reati gravissimi: concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso.
E l’accusa più pressante la vediamo da Salvini: sì, proprio lui, proprio l’ex ministro degli interni che non s’è mai presentato in Commissione antimafia, anche quando richiesto espressamente, che accusa Morra e che ne chiede le sue dimissioni.
La commistione tra Ndrangheta e politica, in questo caso di centrodestra, fu denunciata proprio da Morra. Il presidente del Consiglio regionale venne ritenuto “impresentabile” già a gennaio dalla commissione antimafia. E quello che poi è emerso dalle inchieste giudiziarie lo conferma. Ma il problema continua a rimanere Morra…
Infine, come se non bastasse, la trasmissione “Titolo V” su Rai 3 nega all’ultimo momento l’ospitata TV, già programmata, del Presidente della Commissione Antimafia. Si può non essere d’accordo con un politico, ma in quel caso i giornalisti avrebbero potuto bombardarlo di domande assolutamente legittime, anziché optare per una censura che non si addice a nessun paese civile. Ieri la RAI invia finalmente una lettera di scuse a Nicola Morra.

Yana Ehm