Nobili: “A ottobre una Leopolda a Roma per ricostruire una grande Capitale”

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Una Leopolda a Roma. L`appuntamento è per metà ottobre, il luogo ancora non c`è ma annuncia Luciano Nobili, deputato di Italia Viva da sempre impegnato nella Capitale, sarà l`occasione per «mettere insieme tutte le energie positive per costruire una nuova, grande Capitale».

Onorevole Nobili, il M5S ha dato il via libera alle alleanze con i partiti tradizionali. Pensa che l`accordo tra grillini e Pd sia possibile anche a Roma?

«Il Pd deve decidere. In questi anni non ha brillato per l`opposizione alla sindaca Raggi e se ora pensa di poter raggiungere con il M5S un`intesa su di lei o su un altro dei corresponsabili del disastro dei Cinque Stelle a Roma, noi non ci saremo. E proporremo, insieme a Carlo Calenda, a Piú Europa, a forze civiche e ambientaliste un`altra strada ai romani. Mi auguro invece che prevalga la voglia di essere protagonisti di una nuova stagione politica».

Il segretario Nicola Zingaretti ha comunque escluso che il Pd sosterrà il bis della Raggi, anche se al ballottaggio potrebbe essere naturale una convergenza…

«Roma non può essere rappresentata come un problema, come l`ostacolo al matrimonio tra il Pd e il M5S. Roma è un giacimento infinito di bellezza e di futuro, nonostante il declino di questi anni. E farla tornare grande è la sfida per una generazione. I democratici non possono continuare nella strategia del morto a galla. Mi sembra evidente che il Pd abbia abdicato alla sua matrice riformista per confondersi con le proposte populiste dei 5 Stelle. Noi la vediamo in modo molto diverso».

Cioè?

«C`è una grande sfida: far riappassionare i romani alla loro città. Dobbiamo ripartire dalla ribellione all`idea che Roma non ce la farà, che non può farcela, che alla fine vincerà il degrado. Per questo vedo una grande proposta civica che possa coinvol- gere tutte le realtà che lavorano nella Capitale su diversi terreni. Roma deve tornare ad avere uno sguardo lungo, come è successo a Milano negli ultimi anni».

Ma oltre a una piattaforma civica ci vorrà un candidato all`altezza.

«Certo, forte, autorevole, esperto. Capace di visione. Ma non basta un candidato sindaco, ci vogliono cento-duecento persone preparate al suo fianco come ricorda sempre Francesco Rutelli. Anche per questo organizzeremo una Leopolda romana. E in questo cantiere vogliamo coinvolgere tanti giovani amministratori che già da tempo stanno lavorando con noi di Italia Viva. Da lì usciranno le nostre proposte, di squadra e di programma per un candidato forte. Un appuntamento promosso da un partito, ma non di partito. Aperto ai romani che vogliono impegnarsi, ma chiuso a populisti e sovranisti. Anche perché vanno fermate le due dinamiche innescate in queste settimane: i big che si chiamano fuori e il pulviscolo di ipotetiche candidature chiaramente inadeguate che cercano uno strapuntino: Roma non è un talent, ma la Capitale d`Italia».

Cosa rimprovera alla Raggi?

«Soprattutto la bugia più grande che ha raccontato ai cittadini, la rinuncia alle ambizioni, cioè l`idea che Roma non doveva pensare ai grandi eventi come le Olimpiadi o alle grandi infrastrutture fonti di sprechi e corruzione ma alla vita quotidiana, agli autobus che passano in orario, alla spazzatura che viene raccolta e alle buche che vengono riparate. Abbiamo visto come è finita, ha fallito miseramente. E in Campidoglio non sono mancati sprechi e corruzione. Per due ragioni: perché lei e la sua squadra sono incapaci e perché nel ventunesimo secolo, in cui c`è una competizione più tra Capitali che tra Stati, è necessario che Roma stia in un contesto internazionale con una visione a lungo termine e la capacità di attrarre grandi investimenti».