Non autosufficienza: la Regione ripristina i fondi tagliati

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Non autosufficienza: la Regione ripristina i fondi tagliati, soddisfazione dei sindacati dei pensionati: “Ora il confronto per il 2021”

La mobilitazione delle pensionate e dei pensionati umbri ha prodotto un risultato importante: la Regione Umbria ha ripristinato come richiesto dai sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, i finanziamenti per la non autosufficienza per il 2020, con l’impegno per il 2021 a fare altrettanto. A comunicarlo dopo l’incontro odierno con la presidente Donatella Tesei e l’assessore alla Sanità Luca Coletto, sono gli stessi sindacati dei pensionati umbri, che da mesi avevano intrapreso una battaglia per il ripristino delle risorse del fondo regionale che l’ente aveva tagliato. In Umbria vivono oltre 38.000 persone ultra 85enni, più esposte a rischio disabilità, ma anche 43.879 titolari di indennità di accompagnamento (quindi non autosufficienti).
“La loro condizione resta al centro della nostra azione sindacale, a livello regionale come a quello nazionale – affermano i segretari umbri di Spi Cgil, Maria Rita Paggio, Fnp Cisl, Giorgio Menghini, e Uilp Uil, Francesco Ciurnella – tanto più in questa fase di emergenza sanitaria nella quale le persone anziane e ancor più le non autosufficienti sono fortemente esposte”. Per i sindacati dei pensionati dunque implementare e potenziare la rete dei servizi pubblici per la non autosufficienza, in particolare quelli domiciliari, resta la strada maestra, mentre i trasferimenti monetari diretti possono essere solo uno strumento residuale e valutato nella complessiva presa in carico della persona.
“Ottenuto questo primo importante risultato – concludono i sindacati – intendiamo proseguire il confronto sul prossimo Prina (2021-2022) con l’obiettivo di sottoscrivere, come avvenuto negli anni precedenti, un accordo specifico con la giunta regionale”.