Nuovamente sono ”affari tuoi”!

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È ripresa su Rai 1 la programmazione di Affari tuoi, programma che ormai da tanti anni viene trasmesso in prima serata, dopo il Tg della rete ammiraglia

Le regole del gioco sono sempre le stesse: all’inizio ci sono 20 pacchi, con all’interno importi variabili, in questo caso fra 0 e 300.000 euro, e ne vengono scartati 19 fino a che il concorrente non vince quanto indicato dal pacco rimasto.

Bravo Amadeus, a coordinare il tutto, rendendo viva la trasmissione, perché il meccanismo è semplice: basterebbe aprire il pacco che il concorrente vorrebbe tenere per ultimo, e sarebbe finita. Invece il presentatore riesce a commentare come se ci fosse qualche modo per coordinare l’uscita dei pacchi e degli importi minori. Purtroppo ogni tanto ci sono commenti poco matematici, per quanto ho già accennato sopra, come: “adesso scartiamo sei pacchi, per darvi più possibilità”, oppure viene chiesto al concorrente di turno se ha dei numeri particolari, che sono ritenuti fortunati o sfortunati. Ma allora, dico io con spirito anche polemico, bisognerebbe valutare quali sono i numeri fortunati o sfortunati anche di chi ha messo gli importi nei vari pacchi…

All’inizio la somma dei valori nei pacchi disponibili è circa 800.000, e la media vale poco più di 40.000. Importo che, ovviamente, cambia con l’andare del gioco, e con l’uscita dei pacchi importanti oppure di quelli privi di valore o quasi.

Però, pensando al concorrente, a lui non interessa la media, ma la varianza, perché ad un certo punto la telefonata di un misterioso dottore invita i concorrenti ad accontentarsi di un certo importo per abbandonare il gioco. Questo importo risulta sempre sotto la media, ma tiene conto della varianza, e del coinvolgimento del concorrente al gioco.

Un paio di giorni fa è successo che gli ultimi due pacchi rimasti risultavano contenere 100 euro e 300.000 euro: uno dei due importi sarebbe stato vinto dal concorrente, ma dal dottore arriva la proposta di 30.000 euro. Ecco allora spiegata la varianza: i due importi hanno la media di 150.000 euro, anzi, 150.050, ma… uno vale tantissimo, e l’altro non vale quasi nulla: cosa deve fare il concorrente in una situazione simile?

Marito e moglie si sono consultati, e alla fine hanno accettato i 30.000 euro offerti, e subito dopo hanno scoperto che i 300.000 erano proprio nella loro scatola: da mangiarsi le mani.

Ai concorrenti, se ne hanno il coraggio, converrebbe andare avanti fino in fondo, senza mai accettare offerte, sempre inferiori alla media, ma questo gioco ci ha dato occasione per parlare della varianza: ogni volta che vediamo una media con dati che ci riguardano, dobbiamo anche chiederci quanto ci discostiamo noi dal valore citato, cioè se nella mia città la media dei guadagni annui è molto alta, sono io che guadagno quell’importo, oppure c’è un nababbo che alza la media, fa diventare grande la varianza, e così io guadagno meno, molto meno della media?

Giorgio Dendi