Nuovo Dl anti-coronavirus. Conte vede i capidelegazione. Sul tavolo diversi nodi da sciogliere

0
58

E’ prevista in tarda mattinata una riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i capi delegazione delle forze che sostengono il governo. Alla riunione prendono parte anche i ministri Gualtieri, Franceschini, Speranza, Bonafede, Bellanova, il sottosegretario alla Presidenza, Fraccaro, il vicecapogruppo di Italia Viva, Marattin. Al centro dell’incontro le misure che saranno contenute nel decreto economico. L’ultimo incontro, due giorni fa, aveva lasciato sul tavolo diversi nodi dal reddito di cittadinanza agli aiuti alle famiglie. Da rinnovo cig a Rem. Ecco cosa prevede la bozza del nuovo Decreto Ma vediamo cosa contiene la bozza del nuovo decreto anti-coronavirus che dovrebbe andare in Cdm a metà settimana. Da quanto si apprende da indiscrezioni di stampa, il pacchetto conterrebbe 44 norme di sostegno ai redditi e protezione del lavoro. Reddito emergenza da 400 a 800 euro A decorrere da maggio è istituito il Reddito di emergenza, di seguito denominato ”Rem”, quale misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. “ll Rem è determinato in un ammontare pari a 400 euro mensili fino ad un massimo comunque non superiore a 800 euro mensili”. E’ quanto si prevede nella bozza del decreto aprile che il governo varerà nei prossimi giorni per la Fase 2. Il Rem è erogato per tre mensilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda che va presentata entro il termine del mese di luglio 2020. Cig per 18 settimane “I datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale ‘emergenza Covid-19′ per una durata massima di diciotto settimane, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020”. Stop ai licenziamenti per altri 3 mesi Stop ai licenziamenti, dai 60 giorni previsti dal decreto di 17 marzo, portato a 5 mesi. Inoltre “il datore di lavoro che, indipendentemente dal numero dei dipendenti, nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo” può “revocare in ogni tempo il recesso purché contestualmente faccia richiesta del trattamento di cassa integrazione salariale in deroga” dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento. “In tal caso, il rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, senza oneri né sanzioni per il datore di lavoro”. Indennità liberi professionisti E’ erogata anche per il mese di aprile l’indennità pari a 600 euro riconosciuta dal decreto del 17 marzo ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data di entrata in vigore di quest’ultimo decreto, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro. Ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che siano titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020 o che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del presente decreto, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro. Collaboratori domestici Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva non superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 400 euro, per ciascun mese. Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla medesima data, uno o più contratti di lavoro di durata complessiva superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 600 euro, per ciascun mese. E’ quanto si legge nella bozza del decreto legge ‘aprile’, che introduce “nuove misure urgenti di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Versamenti contributi e sanzioni I versamenti di ritenute e contributi “sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2020 o mediante rateizzazione fino ad un massimo di 4 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di luglio 2020”. Bonus baby sitting sale da 600 a 1200 euro Il bonus baby sitting sale da 600 a 1200 euro e viene esteso anche all’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. Detrazione per campi estivi Detrazione fino a 300 euro per i centri estivi dei figli fino a 16 anni. La detrazione vale “limitatamente all’anno 2020” per i contribuenti con reddito complessivo fino a 36.000 euro e “può essere usufruita nei limiti dell’ammontare non coperto da eventuali altri contributi pubblici”. In arrivo per i genitori altri 15 giorni di congedo parentale In arrivo per i genitori alle prese con le scuole chiuse altri 15 giorni di congedo parentale da consumarsi entro il 30 settembre. La percentuale di indennità resta confermata al 50% e per i figli fino a 12 anni. Nel cura Italia erano previsti 15 giorni a partire dal mese di marzo (per l’anno 2020). Nella bozza si precisa il lasso di tempi e i giorni salgono a 30 complessivi. “Per l’anno 2020 a decorrere dal 5 marzo e sino al 30 settembre 2020, e per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a trenta giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire per i figli di età non superiore ai 12 anni” di un congedo ad hoc “per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa”.