DOPO AVER SCONFITTO IL VIRUS, L’ALBANIA SI RAFFORZA COME LA NUOVA DESTINAZIONE VINCENTE

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DOPO AVER SCONFITTO IL VIRUS, L’ALBANIA SI RAFFORZA COME LA NUOVA DESTINAZIONE VINCENTE E SICURA DEGLI IMPRENDITORI ITALIANI

IVANO TONOLI, PRESIDENTE DI CONFEDES: LA GESTIONE DEL GOVERNO RAMA HA PERMESSO UNA QUARANTENA EFFICACE SUL PIANO SANITARIO E PREPARATORIA ALLA RIPARTENZA ECONOMICA ORAMAI IMMINENTE

Grazie, Albania! Dopo avere sconfitto il virus – si contano infatti sulle dita di una mano i nuovi casi di covid-19 verificatisi nelle ultime 24 ore – il Paese delle Aquile si prepara a essere la nuova destinazione vincente e sicura per le piccole e medie imprese italiane di tutti i settori produttivi e professionali.
Il merito è di una gestione da parte del governo Rama che ha permesso di fronteggiare l’emergenza sanitaria di questi ultimi due mesi impedendo che diventasse economica. Ciò è stato possibile con un forte impegno attuato sul triplice concomitante versante della diagnostica diffusa, della medicina territoriale e della prescrizione di comportamenti individuali e sociali corretti e rispettosi. Mentre sotto il profilo delle politiche fiscali, finanziarie e di bilancio, l’azione pubblica si è avvalsa di una sola e univoca cabina di Regia presso il palazzo governativo, con la concessione di sovvenzioni e di salari di emergenza versati direttamente sui conti correnti di lavoratori autonomi e dipendenti rimasti a casa per ottemperare alle disposizioni del ministero della sanità.
Attraverso questi interventi, varati fin dall’inizio del mese di marzo e subito dopo l’accertamento dei primi casi di coronavirus, l’Albania ha potuto programmare la fase più strettamente emergenziale minimizzando le ricadute produttive e quindi occupazionali – tanto che la totalità delle istituzioni economiche internazionali è concorde nel rilevare che il 2020 si concluderà con una variazione comunque positiva del reddito nazionale lordo -, e può adesso guardare con serenità a una ripartenza, in questo caso sì autentica e complessiva, delle attività imprenditoriali e professionali. Le quali, in ragione anche della molto moderata tassazione vigente, non hanno subito, a livello di flussi di cassa, i pesanti shock fatti patire in Italia dal vergognoso governo Conte.
L’Albania si appresta in definitiva a rafforzare la propria caratteristica di nuova e ancora di più strategica e vitale destinazione produttiva e base commerciale di area vasta per il made in Italy e per le nostre piccole e medie aziende.
Siamo lieti e onorati, come Confedes, di avere scelto esattamente un anno fa il Paese delle Aquile, la Nazione di origine di Santa madre Teresa definita da Papa Francesco la “matita di Dio”””, per lo sviluppo di progetti che avranno una rilevanza europea – sotto il profilo di sostegni finanziari al cento per cento e più dell’investimento – e un forte impatto benefico locale in quanto a riqualificazione territoriale, innovazione Industriale e benessere lavorativo sociale.
Confedes, nel mese di maggio appena iniziato, mediante la propria struttura professionale accreditata a Bruxelles e la nuovissima sede nel cuore della capitale albanese Tirana, darà avvio a missioni imprenditoriali di alto prestigio, per marchi e settori interessati, che troveranno l’immediata accoglienza presso le istituzioni del Governo centrale e di importanti amministrazioni comunali a partire da Lezha – il polo turistico e portuale del Nord. Grazie ai nostri referenti e responsabili del luogo, potranno essere definiti i piani di sviluppo per ciascuna delle grandi aree di sviluppo individuate e dettagliate nel corso di queste settimane, in modo da presentare gli stessi alle istituzioni bancarie e finanziarie dell’Unione Europea rispetto alle quali vantiamo le migliori competenze e conoscenze in fatto di opportunità, meccanismi e procedure.
L’Albania, dopo la straordinaria prova di solidarietà espressa nelle più difficili fasi della emergenza sanitaria italiana con l’invio di novanta fra medici e infermieri – un atto di amicizia pari a quello del governo e del Popolo americano – diventa quindi un motore acceso decisivo per una ripartenza italiana che potrà venire solo dall’altra parte del mare Adriatico.
Noi siamo pronti, è sempre più Imprese anche.