Occhio alla mossa

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Dopo l’intervista di stamani è sempre più chiaro: Salvini si appella al buonsenso e vuole un “gabinetto di guerra”. E di fatto sta annusando l’aria per un governo di unità nazionale. Uscito dalla porta in estate, quando il consenso è iniziato a calare, sonda il terreno per rientrare dalla finestra in primavera.

Ma attenzione. Perché per far un governo di unità nazionale si dovrebbero cambiare ministri e forse persino premier. Così da metterci dentro quelli leghisti. Salvini compreso, si presume.

Un monito allora.
Se le opposizioni vogliono collaborare, ben venga. L’unità fa bene, specialmente ora.
Ma il governo va bene così. Abbiamo Conte, Lamorgese e tanti altri. Abbiamo persone che la situazione la stanno prendendo seriamente. E che si stanno impegnando al massimo per i bisogni del Paese.

Bisogni tra i quali, vi assicuriamo, quello di far tornare la Lega il governo non rientra.

Ma neanche lontanamente.