Oggi sono stato in visita in due comuni terremotati del Centro Italia, Accumoli e Castelsantangelo sul Nera

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Ho voluto fortemente che la mia prima visita in Italia da Presidente del nuovo governo fosse proprio qui, nelle zone colpite dal violento sisma del 2016, per ribadire l’impegno che ho assunto per la ricostruzione, un punto fermo dell’azione che intendo portare avanti. L’ho fatto anche per lanciare un messaggio a tutti gli attori coinvolti: non possiamo perdere tempo, queste comunità hanno il diritto di avere risposte certe e concrete. Al più presto.

Ad Accumoli, nel Lazio, ho incontrato i sindaci del cratere, i comitati civici delle comunità colpite, i rappresentanti della Regione. A Castelsantangelo sul Nera, nelle Marche, il governatore, il comitato istituzionale Sisma che comprende sindaci e presidenti di provincia, l’associazione dei Comuni.

Ho incontrato anche tanta gente desiderosa di riscatto, stanca ma determinata; cittadini che mi hanno manifestato fiducia e chiesto di non abbandonarli; vigili del fuoco, volontari della Protezione civile cui va sempre la gratitudine mia e di tutto il Governo; primi cittadini orgogliosi della fascia tricolore che indossavano. Con loro mi sono confrontato sulle criticità e per prefigurare la soluzione ai problemi posti dalla ricostruzione.

Ma, soprattutto, ho detto che è finito il tempo delle passerelle. Occorre solo pensare a lavorare, lo dobbiamo a queste migliaia di persone i cui bisogni non hanno colore politico.

Semplificare le normative vigenti, incluso il codice degli appalti, accelerare le procedure e superare gli ostacoli burocratici: queste saranno le priorità del Governo per far ripartire rapidamente la fase della ricostruzione. Cercherò di avvalermi di una struttura che segua queste aree costantemente, oltre al continuo supporto del Commissario straordinario e del Capo Dipartimento della Protezione civile. A Palazzo Chigi c’è una task force, Investitalia, che affiancherà gli enti locali per dare impulso agli investimenti e anche alla ricostruzione. Ragioneremo, inoltre, sulla predisposizione di un Contratto istituzionale di sviluppo, che potrebbe tornare utile a rilanciare il sistema economico e sociale di queste aree.
Tante sono le cose da fare. Tornerò presto.