OMICIDIO DI COLLEFFERO: CODACONS ATTACCA “ILFATTOQUOTIDIANO”

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DIFENDE VIOLENTI E CHI SUL WEB LANCIA MESSAGGI SBAGLIATI E PERICOLOSI

Ancora una volta IlFattoQuotidiano.it scende in campo per difendere gli influencer (notoria la “simpatia” del quotidiano per Chiara Ferragni e Fedez, di cui il direttore Gomez è un fan sfegatato) anche quando questi lanciano messaggi sbagliati ai giovani e finiscono nell’occhio del ciclone.

È il caso dell’ultimo articolo pubblicato dalla testata, in sui si attacca violentemente il Codacons, reo di aver denunciato una foto di Wanda Nara in cui la nota influencer si fa fotografare il lato B dal figlio.

Peccato che la foto in questione, difesa a spada tratta da Ilfattoquotidiano.it, sia stata criticata già da una moltitudine di persone prima del Codacons e sia finita nell’occhio del ciclone con una indignazione generale da parte dell’opinione pubblica.

Ma nella sua campagna di diffamazione al Codacons Ilfattoquotidiano.it (per vendicarsi della querela promossa nei suoi confronti dall’associazione) va oltre e raggiunge nuovi picchi di odio: inventa la finta notizia secondo cui l’associazione avrebbe denunciato Wanda Nara per l’omicidio di Colleferro: peccato che, come riportato nel comunicato del Codacons, la denuncia contro l’influencer è relativa alla violazione delle norme sulla privacy dei minori (artt. 4,7,8 e 145 del D.Lgs. 30.06.2003 n. 196 (riguardanti la tutela della riservatezza dei dati personali) nonché negli artt. 1 e 16 I co. della Convenzione di New York del 20-11-1989, ratificata dall’Italia con legge 27-5-1991 n. 176, l’art. 8 delle Regole di Pechino), questione molto diversa e che non ha nulla a che vedere con la morte di Willy ma che costituisce un atto di educazione alla sessualità deviata e inaccettabile.

E sul fatto che i testi violenti dei rapper, al pari dei messaggi sbagliati lanciati attraverso i social network, possano influire sui comportamenti dei più giovani, Ilfattoquotidiano.it finisce con la sua campagna a favore dell’odio per difendere bulli e violenti, negando quello che psicologi, sociologi ed esperti del settore affermano già da tempo.

Quanto alla simpatia del Fattoquotidiano.it per Carlo Calenda invieremo al direttore Gomez un elenco di finanziatori di Azione e con curiosità attendiamo di sapere se la testata riterrà meritevole di pubblicazione tali dati che, peraltro, potevano essere acquisiti come noi da qualsiasi attento cronista.