Open Arms, Zaia difende Salvini: “Mettono in croce amministratore per aver fatto suo dovere”

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“Si vuole processare un uomo di governo, un ex ministro, perché quando era ministro si è occupato di mettere un po’ in ordine al disordine, che lo stesso disordine che c’è ora. Così passa il principio che i limiti sono altri nell’azione di un ministro degli interni e penso anche che immagine e il messaggio che mandiamo a livello internazionale non siano i migliori, basta guardare il telefonino che hanno tutti in mano. Gli altri Stati avranno notizia che in Italia c’è un ministro che ha avuto l’ardore e ha avuto gli attributi di attivarsi per bloccare gli sbarchi, per cercare di mettere un po’ di ordine e lo hanno praticamente messo sotto processo. Voi immaginate, in giro per il mondo, pensate nei paesi dai quali partono, penseranno “finalmente è tornata la normalità, chi ha gli attributi lo mandano a processo e allora noi sbarchiamo”. Così il governatore del Veneto Luca Zaia in merito al caso Open Arms e alla decisione del Senato di autorizzare il rinvio a processo del leader della Lega, Matteo Salvini.

“Scrivetelo pure – continua Zaia – scrivete: come si guarda il meteo per partire con il gommone, qualcuno pensa che sia fantasiosa questa cosa ma invece è proprio così, si guardano anche le notizie per scegliere un Paese. E una notizia come quella che ha dato il Senato, di rinviare inviare a processo l’ex ministro Salvini, per aver fatto il ministro, va in questa direzione e darà un’immagine assolutamente di permessivismo, manca solo che gli facciamo le scuse”.