Operazione Irini blocca nave sospetta diretta in Libia

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Roma – Violazione dell’embargo di armi, questa è la ragione per cui alle 07:00 circa di oggi una Unità navale dell’Operazione EUNAVFOR MED Irini ha bloccato ed ispezionato il mercantile Royal Diamond 7 in acque internazionali a circa 150 km a nord della città libica di Derna (Cirenaica).

La nave, segnalata dal Panel of Experts dell’Onu per la Libia, è partita dal porto di Sharjah negli Emirati Arabi verso Bengasi in Libia con un cargo di kerosene per aerei, destinato presumibilmente a scopi militari. Tale carburante viene considerato alla stregua di “materiale militare” dall’ONU e quindi trova applicazione la risoluzione 2292 (2016) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’embargo delle armi verso la Libia, confermata e prorogata dalla risoluzione 2526 (2020).

La nave tedesca Hamburg, supportata dalla nave italiana Margottini da cui l’Ammiraglio Ettore Socci – comandante in mare degli assetti assegnati all’Operazione IRINI – ha condotto l’attività, ha impedito al mercantile l’accesso alle acque territoriali libiche e la sta dirottando verso un porto dell’Unione europea per ulteriori verifiche ed indagini.
Operazione Irini è la concreta dimostrazione dell’impegno dell’Unione europea a favore del processo di Berlino, per contribuire alla stabilizzazione della Libia e garantire la pace alla sua popolazione.

I risultati dell’Operazione
Dal 4 maggio, giorno dell’inizio delle attività in mare, gli assetti Irini hanno interrogato 650 navi sospette (hailing) e hanno effettuato 12 visite a mercantili (friendly approach) per ottenere informazioni sui traffici illeciti nel Mediterraneo centrale. Irini – grazie anche al lavoro dell’intelligence e di SatCen, che ha fornito oltre 230 album di immagini satellitari – controlla oltre 10 porti e punti d’approdo e 25 aeroporti e piste d’atterraggio. In questi quattro mesi, non solo ha monitorato le navi sospette, ma ha anche segnalato la presenza di 80 voli di interesse da e per la Libia, contribuendo a implementare l’embargo di armi e il controllo del traffico illecito di petrolio con 14 rapporti, consegnati al Panel di Esperti delle Nazioni Unite. I rapporti riguardano entrambe le parti del conflitto in Libia, in questo modo Irini ha dimostrato di essere imparziale.

NOTE DI APPROFONDIMENTO

L’Operazione Irini (in greco “pace”) è stata pianificata in pochissimo tempo e lanciata il 31 marzo a seguito di una decisione del Consiglio dell’Unione Europea. Il compito principale è quello di far rispettare l’embargo delle armi da e per la Libia previsto dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Tra i suoi compiti secondari c’è anche il monitoraggio e la raccolta di informazioni sul traffico illegale di petrolio. La missione contribuisce, inoltre, allo smantellamento del traffico di esseri umani e ha tra i suoi compiti la formazione della Guardia Costiera e Marina libica. Il Comandante della missione è l’Ammiraglio della Marina Militare italiana, Fabio Agostini.