Orlando: “Dopo voto serve tagliando per fase nuova”

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Non escludo che possa esserci un effetto sull’assetto del governo ma non mi pare questa la cosa fondamentale. Ora credo che si debba fare un tagliando per tener conto della fase nuova”. Lo dice a Radio24 il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, rispondendo a una domanda sull’ipotesi rimpasto dopo il voto del 20-21 settembre. “Non si tratta di dare peso a questo o quel partito – spiega l’esponente dem – ma di concentrarsi sui filoni che l’Europa considera centrali”.

La partita delle elezioni regionali, continua, “è aperta ovunque, con un numero di indecisi così alto può succedere ogni cosa”. “E’ difficile fare previsioni. Non credo ci sarà una sconfitta in Toscana e in Puglia”, aggiunge Orlando, per il quale “le considerazioni di Bonaccini” circa un eventuale ritorno di Renzi nel Pd “sono legittime, mi chiedo se vadano fatte a una settimana dal voto, quando in tutte le Regioni, tranne le Marche e la Toscana, Italia Viva è contro il Pd e ha scelto il Pd come bersaglio”. “Adesso bisogna concentrarsi sulla campagna elettorale”, ha aggiunto l’ex ministro della Giustizia.

A chi gli chiede se il premier Conte possa diventare il nuovo leader dei dem risponde che, “il leader del Pd è Zingaretti”, mentre Conte guida “una coalizione cui si riconosce di aver affrontato due passaggi non banali in modo positivo: il lockdown e il successo in Europa sul Recovery Fund””.

Per quanto riguarda la candidatura di Monica Cirinnà a sindaco di Roma “penso sia un contributo a mettere in moto un meccanismo da troppo tempo incagliato. Mi auguro ci siano altre candidature che possano rafforzare questo quadro. Penso che quella di Monica sia una candidatura di grande livello, è una combattente”.