Papa Francesco: “La povertà è uno scandalo, la società è distratta”

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La povertà è uno scandalo”. Lo ha ripetuto due volte il Papa nell’omelia della Messa della Giornata dei poveri, invitando a pensare “alle tante povertà materiali, culturali e spirituali del nostro mondo, alle esistenze ferite che abitano le nostre città, ai poveri diventati invisibili, il cui grido di dolore viene soffocato dall’indifferenza generale di una società indaffarata e distratta”

“Pensiamo a quanti sono oppressi, affaticati, emarginati, alle vittime delle guerre e a coloro che lasciano la loro terra rischiando la vita; a coloro che sono senza pane, senza lavoro e senza speranza”, ha detto il Pontefice esortando a non dimenticare il “pudore”.

“La povertà è pudica, si nasconde. Dobbiamo andare noi a cercarla, con coraggio. Quanti cristiani sotterrati, quanti vivono la fede come se vivessero sotto terra”, e ancora: “Pensando a questa immensa moltitudine di poveri, il messaggio del Vangelo è chiaro: non sotterriamo i beni del Signore! Mettiamo in circolo la carità, condividiamo il nostro pane, moltiplichiamo l’amore!”.

I numeri della povertà in Italia

In Italia la povertà aumenta, affermandosi ormai come un fenomeno “strutturale”. Dal 2021 al 2022 i poveri assoluti sono aumentati di 357 mila unità, attestandosi ora a quota 5 milioni 674 mila, pari al 9,7% della popolazione (erano il 9,1% nel 2021).

Significa che un residente su dieci oggi non ha accesso a un livello di vita dignitoso. E c’è di più: un povero assoluto su 4 ha comunque un lavoro, dato che fa emergere in tutta la sua criticità la dimensione dei “working poor”, i lavoratori poveri, mentre emergono accanto alle vecchie, anche nuove forme di povertà come quella energetica generata dal costo delle bollette.

La fotografia dello stato delle povertà in Italia è restituita dal Rapporto 2023 su Povertà ed esclusione sociale in Italia di Caritas italiana, diffuso in vista della VII Giornata Mondiale dei Poveri.