PARALIMPIADI, PIOGGIA DI MEDAGLIE PER L’ITALIA

0
101
olimpiadi
CODACONS: NOTIZIA SPLENDIDA, MA PER I DIVERSAMENTE ABILI IN ITALIA ANCORA ENORMI DISCRIMINAZIONI
 
CLASS ACTION DELL’ASSOCIAZIONE A TUTELA DELLA MOBILITÀ DEI DISABILI
Mentre la squadra italiana continua a mietere successi alle paraolimpiadi, il Codacons torna sull’argomento per denunciare l’assurda arretratezza del nostro Paese sul tema e porre l’attenzione sui diritti delle persone con disabilità, ricordando che a Roma buche e strade dissestate rappresentano un ostacolo insormontabile alla mobilità dei diversamente abili, impossibilitati, nelle condizioni attuali, a esercitare i propri diritti di utenti della strada.
L’Associazione da anni denuncia la situazione di estremo pericolo in cui si trovano tutti gli utenti della rete stradale di Roma Capitale, e in particolare i diversamente abili. Nel novembre 2020, insieme al Prof. Antonio Guidi, il Codacons ha inviato una diffida ex art. 1 e ss d.lgs n. 198/2009 (cosiddetta “class action Brunetta”), per chiedere a Roma Capitale l’adozione di tutti quegli atti amministrativi di carattere generale ed obbligatorio e non aventi carattere normativo, idonei ad adempiere l’obbligo di manutenzione stradale di cui all’art. 14 D.Lgs. 285/92, ivi compresi gli interventi previsti nel Documento Unico Programmatico 2018-2020 e riportati nei successivi DUP 2019-2021 e 2020-2022, nonché di ogni misura idonea a ripristinare la corretta erogazione del servizio di manutenzione stradale sulla base degli standard qualitativi già stabiliti all’interno dei Piani per la Performance, e/o comunque a riportare in termini di normale tollerabilità le condizioni del manto stradale del territorio della città di Roma.
L’amministrazione comunale, infatti, in quanto ente proprietario della rete viaria cittadina, ha il preciso onere di provvedere alla “manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi”, ai sensi dell’art. 14 del  D.Lgs. 285/92 (Codice della Strada).
Essendo rimasta senza riscontro la diffida volta al ripristino della funzione di manutenzione della rete stradale, il Prof. Guidi e il Codacons hanno quindi instaurato il relativo giudizio dinnanzi Tribunale Amministrativo Regionale di Roma, per la tutela dell’interesse giuridicamente rilevante ed omogeneo dei diversamente abili al proprio diritto alla circolazione sul territorio di Roma Capitale, di cui all’art. 16 della Costituzione.
Il giudizio, recante rg 4338/2021, è ad oggi in attesa di udienza. Ciò che con fermezza, con il ricorso, si vuole affermare, è l’omissione da parte di Roma Capitale degli interventi idonei a rispettare alcuni specifici standard qualitativi degli ultimi Piani della Performance di Roma Capitale, ed in particolare:
– migliorare la mobilità per i disabili;
– migliorare la sicurezza stradale intervenendo su infrastrutture, veicoli e utenti, anche sulla base del lavoro svolto dalla consulta cittadina della sicurezza stradale;
– mettere in sicurezza di intersezioni stradali e punti a più alto rischio di incidentalità;
– migliorare la sicurezza stradale, gli standard di illuminazione stradale e abbattere le barriere architettoniche;
– contrastare i comportamenti che limitano la piena accessibilità della città;
– fluidificazione stradale con miglioramento della rete di superficie, attraverso anche la realizzazione di corsie preferenziali e introducendo un sistema di trasporti “intelligente”.
Per affermare quindi appieno i diritti degli utenti, e in particolare di quelli diversamente abili, bisognerà aspettare la pronuncia del Tribunale: nella speranza che, una volta per tutte, ponga la parola fine a una lunga e sgradevole storia.