Percentuali di votanti

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Si è appena conclusa un’altra tornata elettorale e i vari schieramenti commentano i risultati ottenuti. Intanto possiamo notare che c’è stata una bassissima affluenza per i cinque referendum, con percentuali dal 20,68 al 20,73. E già qui ci si potrebbe chiedere perché le percentuali sono diverse: se uno si reca al seggio, tanto vale la pena prendere tutte le schede, visto che c’è la possibilità di votare scheda bianca

Ma andiamo avanti: il quorum non è stato raggiunto, però tra le schede votate ha prevalso il “sì” con percentuali che vanno dal 53% al 74%. Però, visto che non si è raggiunto il quorum, è come se avessero vinto i “no”. I primi commenti dei vari politici, il lunedì mattina, sono stati “il referendum è uno strumento obsoleto”, “ci hanno dato poco spazio sui media”, ma anche “abbiamo vinto noi del no, poiché il referendum non è passato” e “abbiamo ottenuto un bel risultato noi del sì, poiché la maggioranza dei votanti ha seguito le nostre indicazioni”. Insomma, come al solito, tutti hanno vinto e tutti hanno perso e ancora una volta scopriamo che a seconda di come vengono presentati i risultati, si può far vedere che “matematicamente” ha ragione l’una o l’altra controparte.

In effetti occorre anche prima di una consultazione esaminare bene la situazione: lo sanno bene gli sconfitti alle ultime due votazioni negli Stati Uniti, che hanno perso pur ricevendo più voti dell’avversario, perché il meccanismo dei Grandi Elettori funziona così, e in ciascuno dei 50 Stati basta ottenere appena un po’ di più del 50% dei voti per aggiudicarsi tutti i voti dello Stato.

Già, i risultati delle votazioni sono imprevedibili, e questo lo sa bene l’unico candidato sindaco del comune di Vito d’Asio, nell’ex-provincia di Pordenone. Infatti, pur essendo un solo candidato, non è stato eletto, poiché la percentuale dei votanti è stata inferiore al quorum richiesto.

Meglio è andato a Marco Bucci, sindaco di Genova, uno dei pochi eletti al primo turno. E siccome anche lui è nato, come me, il 31 ottobre, chissà se anche quest’anno, come nel 2019, ci capiterà di festeggiare assieme il compleanno… io in quei giorni dovrei essere a Genova, al Festival della Scienza.

Giorgio Dendi