Perché dico “No” a Mario Draghi Capo del Governo o Presidente della Repubblica

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Cari amici, nelle ultime ore Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, Segretario e Vice-Segretario Federale della Lega, hanno indicato Mario Draghi, l’ex Presidente della Bce (Banca Centrale Europea), come possibile Capo di un “Comitato di Salvezza Nazionale”, un Governo d’emergenza, e come possibile futuro Presidente della Repubblica.
Queste le parole di Salvini a margine del No tax day a Milano: “Stiamo vivendo un momento drammatico in cui dovrebbero fermarsi tutti, smetterla di far polemica. Chiediamo di sedersi tutti intorno a un tavolo a riflettere sui rischi che l’Italia sta vivendo”. “Se vogliamo salvare l’Italia fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale”.
In un’intervista a “La Stampa” Giorgetti sostenendo l’idea del “Comitato di Salvezza Nazionale”, ha indicato che Mario Draghi sarebbe la personalità giusta per guidarlo: “Le personalità non mancano, per esempio qualcuno attualmente disoccupato che gode di prestigio, ha fatto bene in Europa e così via. Why not?”. Tradotto: “Perché no”. Salvini ospite a Fuori dal coro di Mario Giordano, aveva detto: “Draghi presidente della Repubblica? Why not”.

In disaccordo sulla scelta di Draghi è Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, che ha detto: “A scanso di equivoci lo ribadisco: non contate sui voti di Fratelli d’Italia per l’elezione di Draghi alla presidenza della Repubblica. Per noi il prossimo Presidente della Repubblica deve avere alle spalle una storia di difesa dell’economia reale e dei nostri interessi nazionali, non provenire dal mondo della grande finanza internazionale, anche per questo vogliamo che il Presidente della Repubblica sia scelto direttamente dagli italiani e non tramite giochi di palazzo. Fratelli d’Italia sta già raccogliendo le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per l’elezione diretta del Capo dello Stato. E se lo votano gli italiani, a occhio, non vince Draghi…Non ho nulla contro di lui, è una personalità di altissimo spessore, ma non auspico che il prossimo inquilino del Colle sia un esponente della finanza”.

Condivido la contrarietà di Giorgia Meloni. Negli anni Novanta Mario Draghi, dopo essere stato Direttore esecutivo della Banca Mondiale, da Direttore Generale della Banca d’Italia è stato l’artefice delle privatizzazioni delle società pubbliche partecipate. Era sul panfilo Britannia della Regjna Elisabetta al largo di Civitavecchia con i rappresentanti della finanza internazionale per definire il programma di svendita del patrimonio industriale e imprenditoriale italiano, a cominciare dall’Iri, Eni, Telecom, Enel, Comit, Credit. Nel 2002 è stato Vice-Presidente della Goldman Sachs, la più grande Banca d’affari privata al mondo. Nel 2005 è stato Governatore della Banca d’Italia e nel 2011 è stato nominato Presidente della Banca Centrale Europea.