Pericolo emulazione

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La cronaca ci riporta troppo sovente inqualificabili episodi di violenza gratuita che evidenziano quanto la mancanza di neuroni potenzi la predisposizione all’IDIOZIA.
Quando a compiere gesti insani sono minorenni malati non solo di noia, ma psicologicamente carenti di quella materia grigia che spetterebbe a ogni essere vivente, allora la psichiatria entra in gioco. Si analizzano le motivazioni per cui un ragazzino o più trovino divertimento a infierire su persone inermi per riprendere poi la scena col telefonino. Il piacere di apparire ? O di essere QUALCUNO almeno per un attimo gratificati dalla notorietà? Bruciare il senzatetto, picchiare e infierire sul diverso, accoltellare random uno sconosciuto è una emulazione che coinvolge ciascuno di noi e ci fa riflettere su quanto questi fatti possano prendere spunto da una realtà che molti adulti con comportamenti sbagliati costruiscono intorno a una gioventù impreparata alla vita dove la morte è talmente parte integrante del quotidiano da diventare svago alla noia .Intervistato un ragazzino in età scolare su come vedesse la morte la risposta è stata:”Un’esperienza che mi manca”. Stupidità o emulazione? O concetto che arriva da lontano, da un mondo che è stato e continua ad essere incapace a comunicare certi indispensabili valori legati alla parola vita diventata usa e getta a beneficio dell’utente.
Buon cammino a tutti.
Annamaria Cossu Criscuolo