Piano di politica culturale Trento 2034, al via il percorso partecipato

0
16
Una delle sezioni della mostra inaugurata oggi alla galleria Spazzapan di Gradisca d'Isonzo

Tra fine gennaio e marzo sono stati programmati sei incontri aperti a tutti

Si parte dalla domanda“Cosa può fare la cultura per la città?”

È iniziato ieri, con un primo momento introduttivo, il ciclo di incontri dedicati alla cultura per la città. Definiti “Stati generali della cultura di Trento” dall’assessora alla cultura Elisabetta Bozzarelli, i sei incontri che si svolgeranno tra i mesi di gennaio e marzo saranno dedicati ad altrettanti aspetti della cultura. Il percorso partecipato, che prevede un’attiva partecipazione da parte dei cittadini, nasce “dalla necessità e dal desiderio del Comune di Trento di incontrare, approfondire e capire” come spiega l’assessora Bozzarelli.

La vicesindaca continua poi: “Negli ultimi anni ci sono stati molti cambiamenti nella fruizione, ma anche nella domanda di cultura. La città si prepara dunque ad affrontare tali cambiamenti mettendo in moto percorsi per far sì che ognuno possa trovare i propri modi, i propri spazi e i propri tempi”. Un altro elemento messo poi in rilievo da Bozzarelli è il concetto di “cultura di prossimità” che possa raggiungere tutti.

Fondamentali, per questo percorso, i concetti di tra e intra, che sottolineano l’interdisciplinarietà, l’intergenerazionalità e la trasversalità delle tematiche degli incontri e l’eterogeneità dei destinatari.

Il percorso parte da una domanda: “Cosa può fare la cultura per la città?”. Si inizia dunque indagando un bisogno, che a volte può essere inespresso, e da una prospettiva ampia che ha determinato anche la scelta dei consulenti che cureranno il Piano: Paolo Dalla Sega, consulente senior, docente all’Università Cattolica di Milano, e Nahid Aliyari, consulente junior, giovane attiva da anni sul territorio in progetti di orientamento sociale e protagonismo giovanile. Per Dalla Sega, docente all’Università Cattolica di Milano, “l’obiettivo è coinvolgere e sollecitare una risposta a domande importanti: per questo è fondamentale fare le domande giuste”.

Gli incontri si svolgeranno presso la sala conferenze della Fondazione Caritro, in via Calepina 1, sono gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza, ma i posti sono limitati ed è necessaria l’iscrizione previa compilazione del modulo online, anche per rendere il più partecipato possibile il ciclo. Prima di ogni incontro, infatti, saranno inviate agli iscritti le domande di partenza in modo che “fungano da input e stimolo della discussione”.

Ad ogni incontro parteciperanno esperti dell’ambito, voci esterne in modalità “ring” così da stimolare e arricchire il dibattito.

Di seguito il calendario degli eventi:

– Lunedì 29 gennaio, Cosa può fare la cultura?, con Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023

– Martedì 6 febbraio, Chi paga la cultura?,con Roberta Franceschelli della Fondazione Unipolis di Bologna

– Lunedì 12 febbraio, Trento, quanti anni hai?, con Alessandro Bollo, direttore della Fondazione Polo del ‘900 e project manager della Fabbrica del Vapore di Milano

– Lunedì 19 febbraio, Sempre in cerca di spazi (e tempi), con Linda Di Pietro, responsabile del settore cultura a Base Milano

– Lunedì 26 febbraio, A scuola di futuro, con Lorenzo Micheli di Campobase Miur e di Italy in Expo Dubai 2020 e Osaka 2025

– (da confermare) Lunedì 4 marzo, Dove finisce la città, con Elena Granata del Politecnico di Milano