Pinotti: “Bene Von der Leyen si apre stagione positiva per difesa comune”

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“Sono soddisfatta delle sue parole e penso che si apra una stagione davvero positiva per costruire finalmente una difesa comune”.

Lo afferma all’Adnkronos l’ex ministro della Difesa Roberta Pinotti, presidente della Commissione Difesa del Senato, commentando le affermazioni della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Strasburgo, sulla difesa comune. Pinotti sottolinea che rispetto al passato questa può essere davvero la volta decisiva sul tema: “L’unione europea, davanti al Covid, è stata capace di fare un balzo in avanti fenomenale con un atteggiamento molto diverso da quello avuto con la crisi del 2008 dove è intervenuta solo rispetto alla stabilità dei conti. Ora sugli investimenti e sul tema dei vaccini sono state fatte scelte importanti”. Anche se “tra gli addetti ai lavori il tema della difesa comune è da tempo dibattuto – spiega – oggi c’è un’opinione pubblica che capisce questa esigenza: penso che possa dare una spinta”. “Tutto il discorso di von der Leyen è stato molto importante – osserva Pinotti – E’ partita dall’esperienza del covid e da come l’Europa ha saputo reagire e ha inserito poi la parte molto significativa sulla difesa comune. Ha inoltre parlato di una nuova dichiarazione congiunta tra Nato e Ue perché una difesa europea più forte non è in contrasto con l’Alleanza Atlantica”. Altro elemento importante, secondo l’ex ministro della Difesa, è che “l’Unione europea è l’unica realtà che può immaginare missioni che tengano insieme l’aspetto militare, civile, la diplomazia e lo sviluppo. La Nato è un’alleanza esclusivamente militare, mentre l’Ue può utilizzare una molteplicità di strumenti. Anche ragionando sulla crisi afghana, molti hanno detto che la Nato ha fallito sul fronte “dell”institution building’,:

la capacità della Ue di proiettarsi su tematiche più complessive può essere di grande aiuto nelle crisi complesse – continua Pinotti – Per costruire una difesa comune il problema non è tecnico, ma è soprattutto un problema di volontà politica e di processi decisionali. Serve una tempestività che il meccanismo dell’unanimità inficia, quindi le decisioni vanno prese anche a maggioranza”. “Alcuni passaggi del suo discorso dimostrano bene come abbia acquisito competenza sulla materia, svolgendo per una legislatura il ruolo di ministra della Difesa – ricorda Pinotti che all’epoca ricopriva lo stesso ruolo in Italia – la messa in comune dell’intelligence, fondamentale per agire in una missione, l’interoperabilità comune delle piattaforme anche dal punto di vista dei mezzi aerei, navali, terrestri e poi il tema della cyber-defence oggi, il pericolo che dobbiamo mettere più in evidenza per costruire una capacità in questo senso”. “Inoltre von der Leyen ha annunciato un vertice di grande importanza sulla difesa europea – conclude Pinotti – La crisi afgana ha messo in evidenza una carenza nelle politiche di sicurezza comuni, di cui da tempo si parla, ma che ora diventano imprescindibili se si vuole agire come attori nel mondo”.