Per colmare questa carenza la Missione 4 del PNRR – Istruzione e Ricerca – ha indicato una priorità: aumentare l’offerta educativa nella fascia 0-6 su tutto il territorio nazionale, attraverso l’assegnazione di 4,6 miliardi per la riqualificazione e costruzione di nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia, in modo da incrementare il servizio e migliorarne la qualità, facilitare le famiglie nella conciliazione tra vita privata e lavorativa, promuovere l’uguaglianza di genere e il lavoro femminile, e incrementare il tasso di natalità.
La carenza di posti negli asili nido ha infatti conseguenze di lunga durata sull’educazione dei bambini, sull’occupazione, soprattutto femminile, e sulla natalità. Riconoscendo il diritto di bambine e bambini all’educazione fin dalla nascita, il PNRR vuole offrire loro un percorso educativo unitario e adeguato alle caratteristiche e ai bisogni formativi di quella fascia d’età, anche grazie a spazi e ambienti di apprendimento innovativi.
In Italia l’offerta di servizi per la prima infanzia si conferma ancora sotto il parametro europeo, fissato dal 2002 al 33% di copertura dei posti rispetto ai bambini. Alla fine del 2019 la media italiana era ancora ferma al 26,9%, ovvero meno di 27 posti per 100 bambini residenti sotto i tre anni, con ampi divari territoriali: mentre il Nord-est e il Centro Italia superano il target europeo (rispettivamente 34,5% e 35,3%) e il Nord-ovest è appena sotto (31,4%), il Sud (14,5 %) e le Isole (15,7%) sono ancora molto indietro rispetto agli obiettivi (dati ISTAT 2019/2020).