Ponte Genova, Toti: “Non è stato fatto nessun errore”

0
61

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è stato intervistato dal quotidiano La Stampa in merito all’inaugurazione del Nuovo Ponte Morandi: “È il gran giorno del collaudo, per il nuovo ponte di Genova ma si discute sui nuovi limiti di velocità, perché nei punti d’innesto con la vecchia autostrada le curve sono strette e non si potrà andare oltre i 70 km/h. È la polemica della mediocrità. Tutti dovrebbero gioire in questa giornata – aggiunge – che è un successo italiano, perché una grande opera è stata chiusa nei tempi previsti e stiamo restituendo la vita a una città. Invece no, quelli del Pd sorridono sotto i baffi. Ma dico, secondo loro è mai possibile che si sia sbagliata una curva progettata da Renzo Piano, Italferr, Fincantieri, Salini-Impregilo? Hanno sbagliato tutti? Era un tracciato obbligato, per inclinatura di entrata nella montagna a ponente e di uscita a levante. E infatti, già prima sul ponte Morandi c’era il limite a 60 km/h. Quello è sempre stato un tratto di autostrada molto intasato. Per questo motivo, appunto, serve la Gronda, sulla quale ora si discute in maniera inconcludente. Il ministro De Micheli – sottolinea – continua a non firmare il progetto perché divide la sua maggioranza. E il candidato Pd-Cinquestelle dice che bisogna riflettere ancora, come se non si fosse riflettuto abbastanza. I vincoli del Ponte si conoscevano e in quel tratto autostradale, che attraversa Genova, il limite di velocità c’è da sempre. È un tratto urbano fino a Voltri. Era un tratto di strada da restituire al più presto alla viabilità cittadina. Modificare entrata e uscita dal Ponte ritoccando le gallerie – dice Toti – non sarebbe servito, sarebbe costato decine e decine di milioni di euro e avrebbe ritardato la costruzione del ponte non di mesi ma di anni. E per che cosa? Per avere lo stesso un limite di velocità, a 90 km/h? No grazie. Si è fatta una valutazione tra costi e benefici e si è deciso di mantenere un tracciato del ponte che consentisse di usare i due innesti esistenti. L’alternativa sarebbe stata del tutto insensata, perché non si poteva rettificare un’intera autostrada”.