POVERI NELL’ANIMA

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poverta
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Mi sento un privilegiato a percepire il RDC e mi do anche delle arie e, in questo periodo di pidocchi e carestia

Ogni lamento sarebbe superfluo e antipatico, quello che mi dispiace è dover constatare, in varie discussioni, e più di una, una sorta di stizza velata nei miei confronti, con chi rivendica, giustamente, che il proprio salario va di poco oltre il RDC e che, “loro”, si fanno il culo a lavorare otto ore al giorno!
Mi sento mortificato, ed esprimo la mia piena solidarietà a questi amici lavoratori, che hanno tutte le ragioni del mondo per lamentarsi, otto ore di lavoro…, a loro dire, per 1200 euro al mese! Mumble, mumble, sig, sob…
Ora, se vogliamo fare la lotta tra i poveri, a rubarci i cartoni per dormire sotto i porticati, potrei anche starci, ma la ragione della loro stizza sbaglia bersaglio alla grande, non credo che possano risollevare le loro sorti di lavoratori contestando il mio RDC, la discussione, dal mio punto di vista, dovrebbe approfondire le ragioni dei loro salari che, facendo due calcoli approssimativi, si fermano a sette euro lordi ogni ora lavoro!
Io posso anche morire di fame, rinunciare al RDC, fare contento Tatteo Tenzi, che mi vuole vedere soffrire e rallegrarsi con gli amici di merenda, magari vedermi espatriare, scomparire, essere d’accordo con la Meloni e Confindustria, togliere questo RDC dalle palle, questo assistenzialismo insopportabile per tanti sfaticati del caxxo, furbetti in ogni dove, che non hanno voglia di produrre, meglio dare tutto alle imprese, tornare al ricatto salario o fame, o salario da fame, che cazzo ci vuole ad allinearsi tutti da una parte, lavoratori e padroni contro chi percepisce il RDC, per tornare ad una sana povertà diffusa che tanto bene fa ai bambini.
Temo che nulla cambierebbe, soprattutto per i lavoratori, anzi, non considerare un riferimento ISTAT di 780 euro mensili per un minimo di sopravvivenza, sarebbe nocivo anche per milioni di lavoratori regolari, per non parlare dei fantasmi sfruttati a tre euro l’ora.

In questo Paese ogni traguardo di dignità civile è sempre difficile da far digerire, quando le distorsioni sono evidenti, salari bassi, lavoro nero troppo diffuso, evasione fiscale, corruzione, e se dei parlamentari della Repubblica e altri migliaia di amministratori pubblici, senza nessun ritegno e obbligo morale, si permettono di “rubare” soldi di chi è in difficoltà, e alzarsi stipendi e vitalizi, solo perché la legge lo permette, e se migliaia di imprenditori si fottono miliardi per la cassa integrazione, senza averne diritto, allora non resta che calare la mannaia sugli ultimi percettori del RDC, basta, questi soldi diamoli ai politici, alle imprese furbette, a qualche multinazionale senza scrupoli, di certo, non andrebbero nelle tasche dei lavoratori, dei precari, dei ricercatori, ma almeno saremo tutti contenti e tutti un po’ più poveri, sia nell’anima sia nel portafoglio!

Bruno Fusco