Protezione Civile lombarda, un “esercito” di oltre 23mila volontari

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Un “esercito” di oltre 23mila volontari. 900 associazioni (550 comunali e 350 private). Circa 77mila giornate lavorative dedicate alla lotta contro il Coronavirus dall’inizio dell’emergenza. Una miriade di servizi, dall’allestimento degli ospedali da campo alla consegna di mascherine, ma anche pasti o medicinali a chi ne ha bisogno. Sono alcuni dei “numeri” della Protezione civile della Lombardia a circa due mesi dalla scoperta del primo focolaio di infezione a Codogno (Lodi). Già prima che scoppiasse l’epidemia, era allo studio un forte potenziamento della Protezione civile regionale, quello che è successo dimostra ancora di più quanto sia necessario implementare ulteriormente questo servizio nella sua capacità di intervento, perché si tratta di una grande risorsa per le nostre Comunità.

LE MASCHERINE – A partire dall’inizio di aprile sono state consegnate più di 8.000.000 di mascherine, così suddivise: circa 400.000 al volontariato di Protezione Civile circa 6.500.000 agli Enti (Comuni, Province, Prefetture, FFO, etc.); circa 600.000 ad altri soggetti “distributori” per la cittadinanza (farmacie, edicole); circa 330.000 alle aziende del trasporto pubblico locale comprese Trenord e FNM; circa 300.000 (in consegna) alle aziende multiutility.

SUPPORTO AI COMUNI – 800 Centri Operativi Comunali sono stati attivati sul territorio per dare supporto logistico ai Comuni, da parte del volontariato territoriale.

CONSEGNE DI MATERIALI SANITARI – Nel periodo 9-19 aprile i mezzi della Protezione Civile hanno effettuato più di 300 consegne di materiali sanitari e altro alle Aziende Sanitarie e assicurato il trasporto e la consegna al magazzino di Rho di vari ordinativi di dispositivi sanitari (i mezzi della Protezione Civile regionale hanno percorso più di 50.000 km).

SUPPORTO LOGISTICO A 15 DELEGAZIONI – E’ stata assicurata la fornitura e il supporto logistico per la movimentazione del personale e dei materiali sanitari dei team medico-infermieristici italiani o provenienti dall’estero (tra cui Norvegia, Albania, Romania, Russia, Cina, Stati Uniti, Cuba, Polonia, Tunisia) giunti in Lombardia, nonché la loro sistemazione, in stretta collaborazione con le Ats e le Asst. Dall’inizio del mese di aprile sono stati trasportati, sul territorio lombardo, circa 550 medici ed infermieri (circa 400 stranieri, circa 150 italiani); nel periodo 16-18 aprile è stato fornito supporto a più di 50 operatori sanitari;

SUPPORTO AL NUMERO VERDE – Il supporto con personale volontario alla gestione del numero verde attivato da Regione per l’emergenza coronavirus ha visto l’impiego di circa 20 volontari/giorno per il mese di aprile.

SUPPORTO LOGISTICO PER ALLESTIMENTO SPAZI DI PRE TRIAGE – Il supporto logistico per l’allestimento di spazi per triage, è stato assicurato in 22 punti pre-triage negli ospedali di Alzano Lombardo, Bergamo, Borgo Mantovano, Brescia, Casalmaggiore, Chiari, Crema, Cremona, Erba, Gavardo, Iseo, Mantova, Milano, Monza, Rozzano, Seriate, Sesto San Giovanni, Stradella, Vigevano, Vimercate; cui si è aggiunto l’allestimento di strutture di pre-triage per gli istituti carcerari (installati 19 punti di pre-triage); e l’allestimento di posti letto presso alcuni ospedali della provincia di Lodi.

IL COORDINAMENTO – Tutte le attività logistiche coordinate dalla Protezione Civile regionale sono state svolte in stretto raccordo con i sistemi provinciali e in sinergia con il sistema sanitario regionale, con il quale si definiscono, all’evolvere della situazione, le strategie di intervento a breve e medio termine e le azioni operative da portare avanti nell’ambito del quadro emergenziale. A livello nazionale la Protezione civile regionale ha sempre assicurato il raccordo con i Ministeri competenti e con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, tramite il Comitato Operativo di Protezione Civile.