QUALCUNO DOVREBBE SCUSARSI CON IL PRESIDENTE CONTE

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Da un sistema mediatico che per un anno lo ha attaccato a partiti totalmente irresponsabili che hanno cavalcato il malcontento creato dall’emergenza sanitaria.
Ma i fatti sono lì da vedere: 209 miliardi per il futuro del nostro paese. E diciamo le cose come stanno. A leggere la maggior parte dei quotidiani sembra che le schede allegate al Piano di rilancio siano opera del Governatore Draghi.
Le schede formano un documento molto corposo, di 487 pagine, appena consegnato al Parlamento, la cui lettura dimostra che il piano nazionale per rilanciare l’Italia non era quel documento sciatto e trasandato, come twittavano a reti unificate i Renzi, i Calenda, i Salvini (solo per citare alcuni politici).
Contiene, invece, nel dettaglio, piani di riforma, a cominciare da Giustizia e Pubblica amministrazione, scadenze ben precise per ognuna delle 48 Linee di intervento previste dal piano. Insomma, tutto tranne che un piano raffazzonato.
🌟Piani energetici.
Prolungamento del Superbonus al 110% fino alla fine del 2023.
Nello specifico, la misura si applica alle spese sostenute fino al 30 giugno 2022 e fino al 31 dicembre 2022 per gli Iacp. Può essere richiesto ulteriori sei mesi nei casi di lavori eseguiti da condomini e Iacp quando almeno il 60% dei lavori è stato eseguito prima della data di scadenza del provvedimento.
🌟 Missione digitale.
Si specificano le spese di 8 miliardi per il turismo.
60 mila imprese l’anno che entro il 2026 possono acquistare beni strumentali digitali.
Si specifica il progetto PagoPa, l’obiettivo di espandere l’accesso tramite Spid all’amministrazione pubblica e la Carta di identità elettronica.
🌟 Impatto green. Oltre all’efficienza energetica, nel comparto “green” è spiegato nel dettaglio cosa si farà per l’agricoltura sostenibile con il numero, anno per anno, dei contratti di filiera da sottoscrivere nell’ambito della strategia europea Farm to fork e il termine esatto in cui il programma sarà realizzato.
🚄 Nel caso dell’Alta velocità si dettagliano i 9 progetti prioritari (Napoli-Bari, Palermo-Catania, Salerno-Reggio Calabria, Brescia-Verona-Vicenza, Terzo valico, Verona-Brennero, Roma-Pescara, Orte-Falconara, Taranto-Potenza-Battipaglia) con proiezione della spesa nell’arco degli anni.
Vengono indicate le riforme da fare, le scadenze e gli impatti ecologici: “In particolare, gli investimenti relativi alla rete ferroviaria Alta velocità e al rafforzamento dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali ha un impatto verde (clima) del 100%, mentre i restanti investimenti ferroviari hanno un impatto verde (clima) pari al 40%”.
🌟 Lavoro e Salute. Sulle politiche attive si specifica che lo stanziamento di 3,5 miliardi per attivare il piano Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) e l’assegno di ricollocazione prevede di coprire circa 500 mila lavoratori all’anno. Nel comparto Salute si dettaglia l’intervento di “telemedicina” specificando che ci saranno 575 “centrali di coordinamento”, oltre 50 medici con kit adeguati per assistere poco meno di 300 mila pazienti entro il 2026. Per quanto riguarda l’assistenza di prossimità si punta a realizzare 2.564 “case di comunità” in cui far lavorare medici e infermieri per assistere circa 8 milioni di pazienti “cronici mono-patologici” e 5 milioni con più patologie.
Sono solo accenni di un documento molto rilevante e impossibile da riassumere in uno spazio limitato.
Ora spetta al Parlamento fare le sue proposte, e al Mef, dove tutto è incardinato, redigere il piano finale. Ci saranno modifiche, ovviamente, alcuni capitoli saranno riscritti, ma dire come viene fatto costantemente, che solo Draghi sia in grado di scrivere un piano per l’Europa significa offendere l’intelligenza di molti.