Questa foto me la scatto’ Claire nel 1973

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Era la mia fidanzata inglese. Aveva studiato ad Ascott con Carolina di Monaco. Era molto carina. Studiava l’ italiano a casa di una famiglia nobile. In quell’anno ci conoscemmo. Sembrava che non ci dovessimo lasciare mai.

Quando ripartì per Bagshot nel Surrey, dove viveva, le promisi che entro 30 giorni la sarei andata a trovare per 2 settimane. Arrivai. Mi aprì la porta un ragazzo che sembrava il cantante dei Verve. Mi disse di aspettare fuori.

Arrivò Claire e mi disse che aveva ripreso una vecchia storia con un suo ex: quello che mi aveva aperto la porta.

Dentro di me le dissi una decina di” ma li mortacci tua!”. E finì che il suo ragazzo lo stesso pomeriggio mi riporto’ lui alla stazione di Londra. Io ero basito. Non ci dicemmo una parola.
Quella fu la tranvata più forte della mia giovinezza universitaria.
Mi vennero a prendere alla stazione Termini i miei migliori amici che scoppiarono in una risata interminabile. E mi portarono a mangiare un’amatriciana.
Stanco morto facevo la scarpetta sul piatto e dissi dentro di me: “mai più straniera”.
Lo giurai.
Ma dopo due mesi stavo con una belga. E grazie a lei conobbi meglio il suo Paese e sicuramente quel posto nordico mi colpì molto per la sua malinconia e grazia.
Forse Iris Blond nacque anche per questo .

Una buona serata a tutti voi, dopo una giornata al montaggio del film che mi ha reso felice.