Ragazze costrette a prostituirsi in casa a Napoli e in provincia con un vero business criminale

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I carabinieri del Comando provinciale partenopeo hanno smantellato un clan

Clan al vertice del quel c’erano due donne, due maitresses che avevano il compito, secondo quando riferito dai militari operanti, di smistare la clientela nelle varie abitazioni di comodo deputate all’esercizio dell’attività e di organizzare gli incontri.

Attenzione, secondo le risultanze delle meticolose indagini l’organizzazione aveva caratteristiche capillari, in modo da garantire un “servizio” impeccabile nel mercato del sesso a pagamento. Ragazze costrette a prostituirsi in casa a Napoli: scacco al clan con due donne al vertice. E il meccanismo dei proventi illeciti che le due donne ai vertici dell’organizzazione avevano messo in piedi era a sua volta pressoché perfetto: dai guadagni della ragazze sfruttate l’associazione prendeva il 50%, in virtù dell’opera di pubblicizzazione che i suoi membri facevano sul web sulle caratteristiche della ragazze stesse e sulla tipologia delle loro prestazioni, arrivando in buona sostanza a “brandizzare” l’intera attività. Nel corso della primissima mattinata del 3 giugno sono scattati il blitz e le perquisizioni.
Costrette a prostituirsi in casa a Napoli: smantellato un clan per associazione a delinquere

Tutte le persone individuate dai militari durante l’operazione sono state profilate penalmente secondo parametri gravissimi: sono tutte ritenute gravemente indiziate di associazione a delinquere, voce giuridica disciplinata dall’articolo 416 del Codice Penale, finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Nello specifico le indagini sono state condotte con mansioni di Polizia giudiziaria dai militari della Tenenza di Melito di Napoli.