Recovery Fund, ipotesi commissioni di cui una presieduta da Brunetta

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Per indirizzare il lavoro del governo sul Recovery Fund, si fa strada l’ipotesi di due commissioni monocamerali che garantirebbero il coinvolgimento del Parlamento. Questo consentirebbe inoltre un dialogo e un dibattito con l’opposizione. Per garantire tutto ciò serve affidare la presidenza di una delle due commissioni a un esponente del centrodestra che, secondo Repubblica, dovrebbe essere Renato Brunetta.

La proposta di Forza Italia – Forza Italia aveva già lanciato la proposta di legge per istituire una Commissione parlamentare per le riforme connesse all’utilizzo all’utilizzo di strumenti finanziari, programmi e fondi europei a seguito della crisi Covid-19. Tra i compiti della bicamerale, quello di contribuire alla definizione del piano nazionale per la ripresa e di indirizzare il governo nelle deliberazioni relative all’utilizzo di strumenti finanziari, programmi e fondi europei.

No alla bicamerale – Una commissione bicamerale, però, appare a questo punto impossibile da realizzare perché per vararla servirebbe una legge e i tempi tecnici la rendono improbabile. L’idea di far “collaborare” governo e Parlamento, comunque, è concreta, così come il ruolo “diplomatico” di Forza Italia, con Renato Brunetta che, tra l’altro, regge da tempo i fili del dialogo con i mistri della maggioranza. E che per questo appare in prima fila, nonostante le pretese dei renziani, per assumere il ruolo di presidente di una delle due commissioni. La sua nomina andrebbe a sigillare proprio il percorso di dialogo tra Forza Italia e la maggioranza.

Sì alle due commissioni monocamerali – Istituire le due commissioni, dunque, è più semplice rispetto alla bicamerale: basterebbe, infatti, votare una mozione in Aula. Secondo fonti parlamentari, tra l’altro, Pd e Leu sono già favorevoli a tale scenario. E lo stesso Giuseppe Conte è altrettanto favorevole alla nascita di una commissione per il Recovery Fund perché, appunto, il governo avrebbe così modo di confrontarsi con il Parlamento su un tema decisivo per la ripartenza del Paese.

Il ruolo del governo – Resterebbe poi da capire il reale peso delle commissioni rispetto alle decisioni del governo su come utilizzare i fondi Ue. Il premier, infatti, ha sempre detto che spetta all’esecutivo progettare il modo in cui spendere i soldi e sarà sempre il premier a presiedere il Comitato interministeriale per gli Affari europei che metterà nero su bianco il piano, che entro fine settembre va presentato a Bruxelles, del governo. A breve comunque una riunione di maggioranza si esprimerà sulle commissioni e sui ruoli.