Ricostruzione, Meloni cerca il Commissario. Sul tavolo c’è Figliuolo

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Il decreto con le nuove norme sulla Ricostruzione è pronto, o quasi. Non dovrebbe essere approvato nel Consiglio dei Ministri di martedì ma, più probabilmente, in quello successivo. Nel frattempo a Palazzo Chigi si sta cercando il nome del “super Commissario” alla Ricostruzione che gestisca il post-emergenza in Emilia-Romagna e non solo.

L’ipotesi di Stefano Bonaccini sembra ormai definitivamente tramontata visto che Palazzo Chigi, come recita la bozza del decreto, vuole nominare una figura che abbia “competenze manageriali” escludendo così una figura politica. Il precedente sarebbe quello di Giovanni Legnini in Abruzzo, nominato dal governo Conte-2. Sul tavolo di Palazzo Chigi ci sono nomi tecnici che abbiano già esperienza in materia. In queste ore nel governo si parla di un commissario “modello Figliuolo”, ricordando la nomina del generale per l’emergenza Covid fatta da Draghi per sostituire Domenico Arcuri. Ma quello di Figliuolo non è solo un “modello”: il suo nome è davvero sul tavolo del governo, dicono due esponenti dell’esecutivo.

Figliuolo, che oggi è Comandante del Comando operativo Interforze, ha da sempre un buon rapporto con la premier. Dentro FdI fanno notare che, anche da leader dell’opposizione, Meloni non ha mai criticato l’operato di Figliuolo nella fase più difficile dell’emergenza pandemica. Dall’altra parte però, una fonte di governo fa notare che Figliuolo ha competenze più legate all’emergenza e meno per gestire la Ricostruzione.

Quella dell’ex super commissario all’emergenza Covid, però, non è l’unico nome sul tavolo. Un altro sarebbe quello del capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio: in questo modo Palazzo Chigi si troverebbe a gestire sia la fase emergenziale che quella della Ricostruzione. Gli alleati, soprattutto Forza Italia, invece spingono per Guido Bertolaso, considerato il Commissario per eccellenza degli ultimi vent’anni. Quest’ultimo, che però dovrebbe rinunciare a fare l’assessore al Welfare in Lombardia, ha buoni rapporti con i Presidenti di Regione ma non con i plenipotenziari del governo: non si è mai preso con Salvini ma soprattutto con Meloni.

Quest’ultima, ricordando di quando (era il 2016) Bertolaso la invitò a “fare la mamma” invece che candidarsi a sindaca di Roma, gli ha dedicato un passaggio della sua autobiografia “Io sono Giorgia” criticandolo per quelle parole. La premier non vuole nominarlo. Infine, circola anche l’idea di estendere i poteri di Nicola Dell’Acqua, commissario alla Siccità.

GIA.SAL.