RIFIUTI – NO ALL ‘ATO UNICO REGIONALE SAREMO LA “PATTUMIERA” DELLA TOSCANA

0
72

Preoccupata per la proposta (presentata dall’Assessore Fratoni) di costituire un ATO Unico regionale sui rifiuti per le ripercussioni sui territori e enti locali, rispolverando vecchi sistemi accentratori.

👉Formalizzata all’Ato Toscana Sud la richiesta per aprire un confronto in sede di Assemblea dei Sindaci.
La Regione Toscana, non rientrando probabilmente nei tempi per approvare un nuovo Piano dei rifiuti, ha preso nuovi impegni: 👉l’aumento della raccolta differenziata fino all’80% nel 2030 (gran parte dei Comuni toscani non raggiungono il 70%)
👉il superamento del termovalorizzatore di Casse Passerini (Piana Fiorentina) con la definizione di “soluzioni alternative” che punterebbero su di un #Atounico.
L’area fiorentina ha un #deficitcronico di strutture rispetto alla quantità di rifiuti che produce.

➡️Con questo progetto politico, la nostra area, e il #Valdarno in particolare, correranno il rischio di diventare #lapattumiera della Toscana calpestando i principi di autosufficienza, prossimità, contenimento dei costi e dove “l’ambito ottimale” non sarà più riportato al confine provinciale.

I Comuni dell’Ato Toscana Sud, come richiesto proprio dalla Regione, hanno già avviato un confronto sulla programmazione impiantistica e di smaltimento che deve tenere conto dell’atto di indirizzo, presentato su mia iniziativa ed approvato nel maggio scorso per:
📌rivedere gli accordi interambito per l’autosufficienza dei territori;
📌 la cessazione nell’impianto di Podere Rota dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati e speciali da Ato Toscana Centro
📌No ampliamento della discarica fino all’esaurimento naturale dei volumi previsto per il 2021.
📌No al rilascio di nuove autorizzazioni.

L’indirizzo rischia di perdere efficacia con una nuova legge regionale che eluderebbe differenze e criticità tra le tre aree vaste, in assenza di un nuovo Piano Regionale dei rifiuti, dimostrando un #centralismo amministrativo estraneo all’ascolto e alle reali esigenze del territori.

Come Sindaco, sono già consapevole delle difficoltà di decidere in sede di Ato Toscana Sud, tramite votazione ponderata e sulla base di oltre 100 Sindaci, credo che sia inammissibile ampliare il rapporto con il triplo dei partecipanti, dovendo soprattutto tutelare gli interessi dei cittadini e delle comunità