Riforma dei porti, Paita: “Dare compiutezza al disegno”

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Tradita e inattuata, incompleta e mutilata: per la riforma dei porti varata dall’ex ministro Graziano Delrio sembra ormai imminente un tagliando.

Perché la grande incompiuta ha un nemico, o almeno così la vedono due associazioni del settore Confetra e Assiterminal: gli enti locali. Tanto che Ivano Russo, oggi segretario generale della Confederazione logistica ad un certo punto la sintetizza con uno slogan efficace: «Fuori le Regioni dai porti». Il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri applaude e Luca Becce, numero uno di Assiterminal sottoscrive dal palco del dibattito sulla legge portuale organizzato nell’ambito della Genoa Shipping Week. Russo è stato uno dei padri della riforma che ha messo in soffitta la norma 84/94, la legge che ha regolato per più di 30 anni i porti italiani.

Sul tema è intervenuta Raffaella Paita, Iv, presidente della Commissione Trasporti alla Camera: «La conferenza non è mai partita e questo è avvenuto con tutti i governi. Anche con questo. Bisogna dare compiutezza a questo disegno della Riforma e non si capisce perché non ci si investa: è vero che Giovannini ha partecipato molto rispetto ai predecessori, ma ancora non vedo questo salto di qualità».