Risparmi e investimenti “Visti da vicino” con Ghisolfi… 5 giorni sui mercati

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Il Banchiere europeo e saggista finanziario ospite su Class Cnbc nel programma condotto da Marina Valerio e dedicato alla Giornata mondiale del risparmio e ai big in essa intervenuti. Repliche in onda lungo tutto il fine settimana

Visti da vicino: non solo il titolo del best sellers di successo di Beppe Ghisolfi (il numero 5 come 5 giorni sui mercati trasmessi dalla Tv di Milano Finanza Class Cnbc) – best sellers nel quale sono peraltro “biografati” alcuni big protagonisti delle giornate di giovedì e venerdì come i Presidenti di ABI e di ACRI, Antonio Patuelli e Francesco Profumo – ma anche i risparmi e gli investimenti. Due grandezze che viaggiano a differenti velocità: di accelerazione nell’accumulo per i primi, di decelerazione per i secondi.
Un rischio evidenziato tanto dal Presidente Profumo, quanto dal Governatore Ignazio Visco di Banca d’Italia: la storica tendenza delle famiglie italiane a risparmiare, da sempre al di sopra delle medie europee, per la prima volta si accompagna a fattori di recessione economica e produttiva a causa della paura di investire e delle contradditorie informazioni che arrivano dai mercati internazionali e dalle autorità della politica economica nazionale ed europea. A questo vanno aggiunti gli effetti di ulteriore depressione che si potrebbero innescare con il prossimo, e pare oramai inevitabile lockdown o chiusura semitotale delle attività economiche reali del Paese, su cui però le divisioni nel Governo e fra questo e le Regioni e le categorie d’impresa regnano sovrane, vanificando il rimbalzo estivo del PIL consuntivato dall’Istat nei giorni scorsi. Non ultimo, un aspetto non secondario denunciato dallo stesso Presidente ACRI, il quale ha invitato le autorità monetarie europee, BCE in primis, a riflettere sul rischio della direttiva che esorta le banche a non procedere alla distribuzione degli utili per il 2020, non distinguendo fra Soci profit e Soci “no profit”, quali sono le Fondazioni di origine bancaria che agiscono come soggetti erogatori sui rispettivi territori e non di rado sussidiari e integrativi dei bilanci pubblici degli enti locali stremati da tagli statali e minori incassi fiscali. “Più utili per le Banche, più opere per il territorio grazie alle Fondazioni azioniste”, è stato sempre il motto di Ghisolfi fin dai tempi della Presidenza della Cassa di risparmio fossanese, messaggio ribadito in occasione del proprio quarto best sellers di inizio anno incentrato proprio sugli Enti di origine bancaria originati 30 anni fa dalla legge Amato e che, probabilmente, dal governo Conte si sarebbero attese ben altro regalo di compleanno.
Il Presidente ABI, Patuelli – con il quale è totale la sintonia di ragionamento dell’amico e stretto collaboratore Ghisolfi – ha parlato di veri e propri “miracoli” portati avanti dal settore bancario nei mesi della pandemia, tra i 100 miliardi di prestiti erogati e i 300 di moratorie concesse, ma adesso tocca alla Politica, che tanto da Roma quanto da Bruxelles deve “mettere famiglie e imprese nella condizione di disporre del giusto tempo per fare fronte agli impegni””, e qui il vertice dell’Associazione Bancaria Italiana ha sottolineato i rischi sottintesi ai provvedimenti che troppo rigidamente intervengono sul calendario tempistico di deterioramento dei crediti, mettendo in difficoltà il merito creditizio delle aziende e la capacità erogativa degli istituti di credito, e sulla nuova definizione di default, altro aspetto troppo sottovalutato dai decisori politici che l’hanno approvata in europarlamento.
Molto interessante infine l’analisi sul ruolo che la BCE si appresta a svolgere da qui a fine anno, in anticipo sul recovery found vittima dei veti incrociati fra Nord e Sud Europa: conferma degli attuali tassi già negativi, che non è bene scendano ancora, e inevitabile espansione del quantitative easing antipandemico che amplierà la durata dei tempi di sottoscrizione e di mantenimento in portafoglio dei titoli del debito pubblico degli Stati UE e allargherà la platea dei titoli acquistabili e dei prestiti accordati alle Banche con l’obiettivo di accrescere queste ultime i crediti al dettaglio all’economia reale. Una soluzione all’americana che oltre Atlantico sta dando buoni frutti in termini di ripresa, di salvataggio delle piccole e medie aziende e di riassorbimento degli occupati vittime delle prima ondata di covid, al netto delle conseguenze più dirette della crisi sanitaria sulle possibilità di ripartenza delle imprese e dei lavoratori.
Domenica, la trasmissione 5 giorni sui mercati andrà in onda alle ore 10, ore 15 e ore 20 e 30.