Roma, occhio ai sondaggi: il Pd ci ripensa?

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zingaretti
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E se al posto Roberto Gualtieri torna in campo Nicola Zingaretti?”

Il sospetto è quello avanzato dal vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace sul sito 7Colli.it di fronte ai sondaggi sul prossimo sindaco di Roma che non aiuterebbero i dem. “Viene da chiedersi – scrive Storace – se davvero sarà Gualtieri il candidato sindaco del Pd o non verrà richiamato in servizio il governatore del Lazio. Tutto congiura contro l’ex ministro dell’economia. Che è ex perché pur nella delicata operazione di salvataggio di qualche ministro di Giuseppe Conte, persino Mario Draghi – che l’economia la comprende – ha deciso di disfarsi di lui. Difficile appiopparlo ai romani, pare di capire”.

E se torna Zingaretti al posto di Gualtieri? “Non parleremmo della debolezza della sua candidatura – sottolinea il vicedirettore de Il Tempo – se non fosse per gli occhi strabuzzati degli esponenti del suo partito ogni volta che parla. Al punto che sembra necessaria una gru per risollevare Gualtieri dal precipizio dei sondaggi. Già la cosiddetta coalizione giallorosa è divisa in tre: c’è Virginia Raggi – ringalluzzita dalla figuraccia del Pd – e c’è Carlo Calenda, che fa il tiro a segno su Enrico Letta e compagnia. Al ballottaggio altro che riappacificarsi. Per arrivarsi saranno legnate durissime tra i contendenti di quel campo litigioso”.

I sondaggi in effetti sono davvero imbarazzanti. A questo punto, anche se con i grillini l’alleanza dovesse saltare, occhio a quello che può succedere: perché a Zingaretti di qui a qualche giorno ricominceranno a suonare le orecchie. “Il Pd può certo rischiare di perdere la partita delle comunali, evento che può succedere con chiunque.

Ma un’umiliazione così forte al punto da restare fuori dal ballottaggio sarebbe devastante. Quindi Zingaretti dovrà di nuovo fare i suoi piani, scansare Gualtieri, e giocarsela in prima persona. Sennò – conclude Storace – li manderà definitivamente al diavolo e si godrà lo spettacolo di un partito che lo ha costretto ad andarsene senza essere capace di costruire una strategia politica diversa. Lo rimpiangeranno, nel Pd”.