Roseto: “Quando un gesto può trasformarsi in dono”

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All’interno di una società sempre più individualistica e diffidente verso il prossimo, il gesto compiuto dai donatori di sangue assume un significato ancora più incisivo: mettersi a disposizione di chi non si conosce. Un gesto volontario dallo spiccato valore solidaristico, che va promosso e difeso, ragione per cui l’OMS dal 2004 ha deciso di dedicargli una giornata per la sua celebrazione.

Lo slogan di quest’edizione è “safe blood for all” (sangue sicuro per tutti), un messaggio rivolto non solo a sensibilizzare i cittadini a diventare donatori ma anche ai governi che devono intensificare le campagne di promozione, ma soprattutto implementare i sistemi di controllo e monitoraggio sui processi di raccolta, per garantire forniture di sangue con livelli adeguati di qualità e sicurezza.

In Italia, per la sicurezza e la qualità dei sistemi trasfusionali, è richiesta l’osservanza di standard molto elevati. La regolamentazione nazionale opera nel quadro di normative di produzione europea particolarmente attente a questo aspetto, indispensabile per garantire la massima protezione tanto a chi decide di donare quanto, e soprattutto, a chi riceve.

Ricordiamo che il sangue non può essere riprodotto in laboratorio, pertanto un sincero ringraziamento va a chi ha già fatto questa scelta e a chi intenderà farla nel futuro, perché da questo gesto dipende la riuscita di molte terapie, il miglioramento della vita dei malati e, in molti casi, la vita.