Salario minimo, Rondinelli (M5s): “Ringraziamo le parti sociali, indietro non si torna”

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Il salario minimo europeo è una misura di giustizia sociale che aiuterà i lavoratori ad ottenere un salario dignitoso

E le imprese ad evitare l’odioso dumping sociale che le penalizza in Europa. La proposta della Commissione europea è in fase di discussione al Parlamento europeo: indietro non si torna. Ringraziamo le parti sociali per il proficuo confronto su questo tema, appuntamento importante per difendere e far crescere il Sistema-Paese in Europa. Terremo sicuramente conto delle loro posizioni e delle loro proposte nel definire gli emendamenti che presenteremo al Parlamento europeo. Il prossimo 11 maggio, in un evento che vedrà protagonisti anche esponenti di governo e del Parlamento italiano, il Movimento 5 Stelle presenterà la sua proposta di salario minimo europeo.

In Europa nell’ultimo decennio i lavoratori poveri sono aumentati del 12% e in Italia del 28%. Questi dati, del 2019, rischiano di essere ben peggiori oggi a causa della pandemia. È arrivato il momento di intervenire perché il lavoro non può essere sinonimo di indigenza e ed esclusione sociale. Il salario minimo deve essere al di sopra della soglia della povertà relativa in tutta Europa”, così Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, durante il suo intervento all’evento “Direttiva salario minimo: confronto con le parti sociali”.