Salvini a processo, Benifei: “Urlerà a toghe rosse e al complotto?”

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“Senatore Salvini, quale sarà il prossimo passo? Urlerà alle toghe rosse? Le paragonerà alle BR, come già si fece in occasione delle elezioni amministrative di Milano? Dirà che è tutto frutto di un complotto ordito da chissà quali poteri occulti? Dai camici del cognato di Fontana al suo processo, dal candidato della Lega che avrebbe organizzato festini a base di droga e minorenni ai 49 milioni, senza dimenticare le lauree in Albania, i diamanti in Tanzania e l’uso di fondi pubblici per acquistare mutande verdi. Perché lei, che vuole chiudere i porti, le porte della Lega, invece, le tiene ben aperte davvero a chiunque: al sindaco Amedeo Cicala, che nel Comune di Viggiano ha creato un bonus per le partite Iva a misura della sua famiglia; ad Armando Siri, coinvolto in uno scandalo giudiziario che ne ha determinato l’allontanamento dal Governo ma non dal suo partito; a Paolo Arata, ex consulente per l’energia della Lega arrestato per corruzione e autoriciclaggio. Tutto un complotto. Non le sembra, in realtà, che nella Lega ci sia poca attenzione nella selezione delle classe dirigente? Non le sembra, forse, che lei sia troppo silente o indulgente? Ecco, prima di essere intransigente con chi viene da lontano, cerchi di esserlo con chi le è vicino”.
Così Brando Benifei sulla pagina Facebook del Partito democratico