Salvini prende una botta

0
45
scotto

Era tornato dalle vacanze per fare un comizio nell’aula del Senato ed è andato sotto nei numeri e nella politica.
Nonostante una conduzione faziosa della Presidente del Senato Casellati.
Mai vista un seconda carica dello Stato così inadeguata a gestire una fase così drammatica della storia della Repubblica.
Che addirittura arriva a chiamare Salvini Presidente, evidentemente per un eccesso di zelo che fa a cazzotti con un ruolo che dovrebbe essere terzo e di garanzia.
Il leader del Lega non l’ha spuntata.
Perché il Parlamento ha delle regole che non possono essere piegate alla volontà e agli interessi di una sola persona.
Adesso inizia la seconda fase.
Conte andrà al Senato il 20 agosto, come è giusto.
Si dimetterà e il pallino passerà a Mattarella.
Il garante unico della Repubblica.
Che deciderà o meno se ci sono le condizioni perché la legislatura prosegua o se si va ad elezioni anticipate.
Il resto sono provocazioni propagandistiche di un personaggio che non ha ancora avuto il buon gusto di dimettersi da Ministro della Repubblica.
Un uomo senza onore.
P.S. Il taglio dei parlamentari – di cui Salvini e Di Maio parlano come se stessero al mercato di Poggioreale – si può fare ovviamente. Rispettando i tempi che si è data la conferenza dei capigruppo della Camera dei Deputati. Ma non porterà alle elezioni subito. Innanzitutto, perché la crisi di Governo ha sempre la precedenza su tutti i provvedimenti. Leggi ordinarie e leggi costituzionali passano ovviamente dopo. In secondo luogo, perché una volta tagliati i parlamentari, bisognerà ridisegnare i collegi uninominali previsti dall’attuale legge elettorale e concedere i tre mesi per eventuali richieste di referendum costituzionale. Non lo dice qualcuno attaccato alla poltrona ( nel mio caso non ho nulla da difendere se non il mio divano di casa rigorosamente Ikea), lo dice la nostra Carta. Dunque, non si potrebbe votare prima del 2020s Salvini lo sa, ma ha pronunciato ancora una volta una menzogna. Teniamolo a mente.