Salvini vuole mandare a casa i lavoratori iscritti al sindacato

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“Noi in Regione faremo lavorare chi ha merito, i dipendenti bravi, e manderemo a casa chi lavora grazie alla tessera di partito o di sindacato. Il 26 gennaio non sarà una domenica di elezioni, ma rimanga scritto sui libri di storia come la festa della liberazione dell’Emilia Romagna”. Parole pronunciate due giorni fa da Matteo Salvini, nel corso di un comizio nella sala mensa del petrolchimico di Ferrara, ennesima tappa del tour elettorale del leader leghista in Emilia Romagna a sostegno della candidata Lucia Borgonzoni. Parole gravi che hanno provocato la reazione preoccupata e indignata del segretario generale della Cgil di Ferrara, Cristiano Zagatti: “La prima parte, sui dipendenti “bravi” – ha detto Zagatti – non presenta nulla di nuovo. La seconda mi preoccupa di più ed è la democrazia per la Lega: “mandare a casa” i lavoratori iscritti al sindacato. A casa mandavano i fascisti già negli anni ’20 del secolo scorso chi non la pensava come loro”. Insomma, secondo la logica salviniana, non è possibile avere la tessera del sindacato ed essere allo stesso tempo bravi nel proprio lavoro.

Salvini al petrolchimico di Ferrara

Insomma, per Salvini, sembrerebbe prioritario, nella migliore tradizione fascista, mandare a casa i lavoratori non allineati: “Salvini”, continua il sindacalista, “è portatore di un pensiero illiberale, antidemocratico e nemmeno originale: fascista. Il progetto politico del leader leghista fa inorridire. Non solo, fa ribrezzo. L’uomo non parla a esempio dei lavoratori che, a causa del decreto “sblocca cantieri” anche da lui voluto, saranno sempre più sfruttati nella filiera degli appalti. Spazzato via il confronto con il sindacato, il campo è sgombro: Mussolini insegna”.
Cristiano Zagatti

“Le idee di Salvini – ha proseguito Zagatti – calpestano la Costituzione, ammiccano agli imprenditori disonesti e se ne fregano dei lavoratori onesti: questa è la realtà. E il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che lo applaudiva al suo fianco cosa ne pensa? Intende licenziare tutti gli iscritti al sindacato che lavorano in Comune? Andranno a casa anche tutti quelli che hanno una tessera politica in tasca, come afferma Salvini? Immagino siano esclusi gli iscritti alla Lega, e forse anche quelli iscritti a Forza Italia, a Fratelli d’Italia”.