Sardegna Covid free. Il governatore Solinas vuole un certificato dai turisti e fa benissimo a chiederlo

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In queste ore dove la smania di riaprire tutto sta facendo dimenticare troppo in fretta il rischio che abbiamo corso e soprattutto quello che stiamo ancora correndo, c’è un governatore, Christian Solinas, Presidente della Regione Sardegna, che sta guidando la sua isola verso una rotta che fa discutere.

La riapertura dei porti e degli aeroporti dell’isola, secondo quanto affermato durante le sue quotidiane conferenze stampa, sarà possibile solo per chi potrà dimostrare la propria negatività al Covid-19, con un test effettuato giorni prima da mostrare alla partenza.

La Sardegna e i sardi vivono per buona parte, sul turismo estivo e l’indotto che ne deriva. Creare un filtro in una situazione già disperata e depressa a livello economico può apparire la peggiore delle strategie.

In molti e non solo gli avversari naturali della politica sarda, si stanno scagliando contro questa scelta, ma al di là della sua efficacia che potrebbe rivelarsi anche vincente, vanno fatte alcune considerazioni.

Essere un’isola costituisce spesso un handicap: i trasporti, i costi e lo sviluppo sociale in genere lo testimoniano in ogni settore.

La Sardegna è l’unica regione italiana a non essere metanizzata, ad avere la più bassa copertura di telefonia mobile per non parlare della rete wi-fi, spesso assente in molte aree.

Non c’è bisogno di scomodare la storia per elencare le pestilenze e le pandemie che hanno devastato l’isola nel corso dei secoli. Durante le due grandi guerre del secolo scorso, ci sono stati più morti per malaria e colera che caduti al fronte.

Ora, se c’è un vantaggio che può derivare dall’isolamento è senza dubbio quello del possibile filtro di accesso che garantirebbe tutti, i sardi e soprattutto i vacanzieri.

Poter approdare in un’isola Covid free, come il governatore Solinas sostiene possa essere la Sardegna a breve, può risultare senza dubbio la prima garanzia che chiunque di noi vorrebbe avere prima di uscire dalla propria casa per raggiungere il luogo della tanto agognata vacanza.

Sono quasi duemila anni che il Vangelo ricorda alle classi dirigenti che non si può governare coi sondaggi d’opinione e che Sua Maestà il popolo che ti sceglie per governare si aspetta da te scelte, decisioni.

A volte possono sembrare impopolari, ma il coraggio delle proprie idee e la determinazione nel perseguirle, sono le uniche qualità che fanno la differenza tra chi esercita il mandato con la propria testa e il proprio cuore e chi si fa manovrare, magari senza saperlo, dai fili del populismo spicciolo.