Sassoli: In Europa c’è una grande fiducia nell’Italia, ora servono le riforme

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“Il primo e più importante interesse nazionale è quello della coesione europea”. Lo ha detto nel suo discorso agli Stati Generali a Villa Pamphili, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, secondo cui senza l’Italia, non si potrà compiere un salto di qualità nella famiglia europea.

“Senza l’Italia questo salto di qualità non potrà compiersi e da questo ne deriva una grande responsabilità. Non meno grande delle opportunità che vengono offerte a tutti i nostri paesi”, ha detto riferendosi al cambiamento dell’approccio europeo davanti alla crisi, passando “dall’austerità a una svolta” in politica.
L’Europa

“La grande lezione del Covid ci dice che non c’è politica, non c’è sovranità, non c’è neppure identità nazionale senza l’orizzonte europeo. Le attuali difficoltà possono essere affrontate e superate solo con politiche comuni.”, ha aggiunto.

“E’ chiaro a tutti ormai che nessuno può farcela da solo e che il primo e più importante interesse nazionale è quello della coesione europea, della sua unità e solidarietà. Il Parlamento europeo ha subito chiesto all’Unione una risposta ambiziosa e all’altezza della sfida e ringrazio la presidente von der Leyen e il commissario Gentiloni per aver ascoltato il Parlamento”, ha proseguito Sassoli.
Maggiore responsabilità e programmazione

“E’ importante che i governi nazionali si concentrino sulle strategie per rendere concreti gli strumenti che l’Unione ha reso disponibili o intende sviluppare. Ora i governi sono chiamati ad una maggiore responsabilità dando prova della loro capacità di programmazione. Per molti Paesi questo significa avviare riforme per utilizzare le risorse”.

“In Europa – ha aggiunto – c’è grande fiducia nel governo italiano”.

Sassoli ha invitato a “considerare come parte della stessa risposta europea il programma di acquisti della Bce, la sospensione del Patto di stabilità e crescita, la deroga agli aiuti di Stato, la linea di credito Mes senza troike e condizionalità, il raddoppio del Bilancio Ue, il suo finanziamento con strumenti comuni, l’introduzione nell’erogazione delle risorse del principio del maggior bisogno, la soppressione del finanziamento statale nei fondi della coesione”.

Tutti strumenti che a suo parere denotano “un cambiamento di portata storica” nell’Unione europea.

Ora, ha aggiunto, “dobbiamo dimostrare che dopo l’austerità che ha generato diseguaglianze, può esservi un’Europa più forte, vicina ai suoi cittadini”.
Le riforme

Quanto alle riforme da compiere, Sassoli ha indicato tra le priorità “un piano di riforma del sistema sanitario” con una “migliore cooperazione tra Stato e Regioni” e poi “un grande piano di investimenti su educazione e formazione“.
Lotta all’evasione

Sottolineando infine che è giusto “porre rimedio alle pratiche fiscali aggressive di alcuni paesi”, Sassoli ha infine invitato l’Italia a “riflettere di più su una strategia di lotta all’evasione” perché’ “per pretendere comportamenti diversi dagli altri bisogna dimostrare di avere le carte in regola”.

“L’Italia deve riflettere di più su una strategia di lotta all’evasione che ogni anno sottrae ai cittadini, secondo l’Istat, circa 100 miliardi di euro“.

“Credo che sia arrivato il momento, perché in questo periodo la stragrande maggioranza dei cittadini che fanno il proprio dovere si sono resi conto dell’importanza dei servizi pubblici e dei servizi essenziali messi a disposizione anche di coloro che non contribuiscono. Si tratta non solo di un fenomeno anti-sociale, ma anche di un ostacolo alla credibilità internazionale dei nostri paesi, ha aggiunto Sassoli.
Recovery fund

“La proposta del Recovery fund modifica radicalmente le dinamiche fra governi nazionali e Bruxelles. Se prima era la Commissione ad indicare ai governi come utilizzare i fondi, oggi i termini del meccanismo si sono invertiti. Saranno i governi ad indicare le riforme che intendono promuovere. Si tratta di un cambiamento profondo che dimostra come l’Unione abbia saputo trarre lezioni dagli errori del passato”, ha spiegato.