Sassoli: “L’Ue non riesce a fare passi avanti su immigrazione”

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Il ruolo svolto dal piano Next Generation Eu per il rilancio dell’economia

La strategia messa in campo per battere la pandemia e riaprire l’Europa ai flussi dei viaggiatori, la definizione di nuove iniziative per la gestione degli arrivi dei migranti: questi alcuni dei principali argomenti su cui il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha risposto nel corso del Forum ANSA di oggi.

“Non si metta la lezione del Covid nel cassetto. Da questa dobbiamo imparare, deve renderci migliori” ha detto Sassoli al Forum ANSA. “Per fortuna i 27 hanno detto alla Commissione Ue: ‘occupatene te’. Perché se gli Stati nazionali se ne fossero occupati ognuno per conto suo sarebbe stata una guerra europea” ha aggiunto sottolineando che “quando l’Europa è competente, funziona”, mentre carenze possono emergere “quando lavora in supplenza”.

“Le regole sul patto di stabilità possono tornare il primo gennaio 2023? Penso di no. Penso che sia necessaria una riforma di quelle regole” ha detto Sassoli nel Forum ANSA. “Senza pensare di avere una bacchetta magica, questo è il momento giusto per avviare una grande ed importante riflessione sull’Europa del futuro”. Un esempio citato è anche la possibilità anche che i bond diventino permanenti. In questo momento si notano cambiamenti di “sguardo e interesse” verso l’Europa da parte dell’Italia sottolinea Sassoli giudicandolo ovviamente un aspetto positivo.

Nella sua visione dell’Europa del futuro, il presidente del Parlamento europeo auspica che “quanto abbiamo tutti dovuto subire non passi invano e quindi ci dia la possibilità di mettere a posto il funzionamento. Perchè ci rendiamo conto di tante cose: che siamo vulnerabili. Ma non i singoli stati, lo siamo come spazio” europeo. Sul piano per il Recovery Fund dell’Italia Sassoli ha detto che è considerato dall’Europa importante perché “l’economia dell’Italia è un pezzo importantissimo dell’economia europea”.

“L’Ue sui diritti umani è una voce ascoltata”, ha detto Sassoli aggiungendo “non ci faremo intimidire, continueremo a chiedere la liberazione di Navalny, continueremo a chiedere con la Cina un rapporto più maturo”. Alcuni Paesi, ha rimarcato, “se ne facciano una ragione. Non torniamo indietro”. Quanto alle vicende che riguardano Alitalia, Sassoli ha sottolineato di non voler entrare nel merito, auspicando tuttavia “che venga fatto tutto il possibile per rilanciare la compagnia, seguendo le regole e con capacità di investimento”.

Parla di “frustrazione” il presidente Sassoli sul tema dell’immigrazione: “Non riusciamo a fare passi avanti”, ha detto perché “continua l’egoismo degli Stati. I migranti continuano ad essere trattati come non dovrebbero”. Ed è su questo tema, dice Sassoli, “che invece dobbiamo misurarci in termini di capacità e di umanità”.

Sassoli poi ha sottolineato come sia riconosciuta in Ue “l’autorevolezza” che in questo momento esprime la presidenza del Consiglio italiana. Un’autorevolezza, ha detto, che “può dare un contributo positivo alle tante questioni che sussistono fra l’Italia e la Commissione Ue”.

Quanto al conflitto tra Israele e Palestina, per Sassoli l’obiettivo che la diplomazia internazionale e quindi anche l’Europa deve porsi è “aiutare le parti a trovare la loro soluzione”. La “soluzione – ha detto – non può prescindere dalle parti che sono in conflitto”.